Il 10 aprile 1892 nasceva a Trieste Victor de Sabata, uno dei più grandi direttori d’orchestra di tutti i tempi e fra i massimi protagonisti musicali del ‘900. de Sabata è stato il musicista che, insieme ad Arturo Toscanini, ha portato alla ribalta internazionale la scuola direttoriale italiana, dando vita a generazioni di artisti che ancora oggi ricoprono le più prestigiose cariche nel mondo.
Trieste ricorderà Victor de Sabata con una conferenza al Museo Schmidl, depositario di diversi ricordi appartenuti al Maestro, in cui parteciperanno il conservatore Stefano Bianchi, la scrittrice Liliana Ulessi e la giornalista Marina Silvestri.
Quest’estate le musiche di de Sabata risuoneranno nel Castello Lo Faro di Santa Margherita Ligure con il pianista Alessandro Marangoni; in autunno è prevista l’uscita di un libro dedicato al Maestro presso l’editore De Ferrari.
Lo scorso dicembre nella ricorrenza del 50mo anniversario della morte di de Sabata, avvenuta l’11 dicembre 1967, il Teatro alla Scala gli ha dedicato una mostra e l’apertura della stagione lirica. Victor de Sabata è stato ricordato da molte delle istituzioni musicali con cui aveva lavorato: la Filarmonica di Montecarlo, il Festival di Lucerna, la Filarmonica di New York, l’Accademia di Santa Cecilia, il Maggio musicale fiorentino, l’Orchestra sinfonica di Montevideo, la Filarmonica di Londra, e con un cofanetto CD di sue esecuzioni edito da Deutsche Grammophon.
Leggendarie sono le esecuzioni sinfoniche ed operistiche di de Sabata – fra tante il Tristano di Wagner e l’Otello verdiano– e le collaborazioni con il Teatro alla Scala, di cui fu direttore stabile per oltre vent‘anni, e le più importanti orchestre europee ed americane. Alcune sue incisioni con i più grandi cantanti del ‘900 sono tuttora considerate insuperabili, fra cui l’indimenticabile Tosca con Maria Callas, Giuseppe Di Stefano e Tito Gobbi, l’incisione più venduta di tutti i tempi.
L’attività direttoriale eclissò la figura di compositore di Victor de Sabata, le cui opere sono state eseguite da direttori quali Toscanini, Guarnieri e Richard Strauss. Prima di farsi assorbire dalla direzione, de Sabata compose infatti una Suite per grande orchestra, l’opera Il Macigno, melodie per pianoforte, tre poemi sinfonici, (Juventus, La notte di Platon, Gethsemani), la fiaba coreografica Le Mille e una Notte e le musiche di scena per il Mercante di Venezia.
Un gruppo di musicofili e musicisti è ora impegnato ad approfondire e trasmettere l’eredità artistica di Victor de Sabata, impegnandosi anche nella ricerca sistematica di testimonianze e registrazioni storiche presenti in archivi pubblici e privati.
Per ulteriori approfondimenti sulla figura di Victor de Sabata quale direttore e compositore: www.victordesabata.it
Contatto: Associazione di cultura musicale Victor de Sabata info@victordesabata.it
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Data di pubblicazione: 10 Aprile 2018