11, 12 e 13 Agosto a Guardia Perticara nel cuore della Basilicata
I 600 abitanti dell’antichissimo borgo lucano di Guardia Perticara hanno fatto un sogno nel silenzio della pandemia: musicare con creatività e finezza il gioiello architettonico e la natura incontaminata in cui vivono da millenni.
Con Beppe Vessicchio, nella sua veste più inedita di compositore classico votato alla natura, Alessio Boni, interprete di un nuovo melologo commissionato dal Festival, e il virtuoso del pianoforte Francesco Libetta, in un originale programma dedicato alle melodie della Magna Grecia, il sogno si avvererà nei giorni:
11 agosto
Musica e Natura
Piazza Europa
12 agosto
Giuseppe e Violetta
Piazza Vittorio Veneto
13 agosto
Il Borgo al Chiaro di Luna
Piazza Vittorio Veneto
“L’idea di questo Festival è nata durante i periodi bui della pandemia. Cercando rifugio in un angolo remoto dell’Italia, quasi in fuga da una Milano messa a ferro e fuoco, nell’estate del 2020, siamo arrivati a Guardia Perticara. Arroccata su una piccola vetta nella valle del Sauro, tra colline verdi, alberi da frutto, calanchi e mucche podoliche che pascolano libere, questo borgo antico, fatto di case in pietra, stradine di mattoni, panorami suggestivi e abitanti cordiali, ci accoglie come persone di famiglia. Grazie a questi luoghi che profumano di passato, all’aria tersa e ai prodotti generosi della terra, riscopriamo a poco a poco un nuovo interagire con la natura: un rapporto così “fisicamente” diretto con essa, ti fa comprendere la necessità di averne rispetto, di assecondare i suoi ritmi, non per forza accelerati, e di abbandonarti proficuamente alla contemplazione.”
Chiara Renino e Giuliano Guidone, ideatori del Festival
Un borgo medievale perfettamente restaurato incastonato nel verde di una natura antica e incontaminata, tre artisti di grande richiamo trasversali alle arti, accompagnati da ensemble e solisti giovani e d’indiscusso talento: un messaggio di speranza, amore e fede nella bellezza come strumento necessario alla rinascita.
Il Sindaco Pasquale Montano dichiara: “Sono entusiasta di questa iniziativa dall’alto valore culturale, che ho subito appoggiato con forza. Sono certo che darà un grande risalto a Guardia Perticara e sono convinto che la Musica sarà specchio fedele della bellezza e del fascino del nostro suggestivo Borgo.”
Il Programma
Prima serata 11 agosto- Beppe Vessicchio
Musica e Natura
Piazza Europa
Il protagonista della Prima serata sarà il celeberrimo direttore d’orchestra, Peppe Vessicchio, ma nella sua veste più inconsueta, ossia alle prese con musica di tradizione colta. Impegnato per anni – parallelamente ai suoi appuntamenti televisivi più popolari – nello studio del rapporto tra fenomeni acustici e natura, ha sviluppato una singolare teoria (supportata da studi scientifici) secondo cui tutto è collegato: “La musica fa crescere i pomodori” nel miglior modo possibile (questo il titolo di un suo saggio). E sono proprio le norme dell’armonia “naturale” (così viene chiamata dal Direttore), ossia tutte quelle regole musicali utilizzate dal più famoso musicista mai esistito – Wolfgang Amadeus Mozart – a collegarsi in perfetta sintonia con lo sviluppo della natura, tanto da far crescere i pomodori più succosi, l’uva migliore, le viti più rigogliose. In questa serata verrà quindi presentato un brano scritto da Peppe Vessicchio, composto secondo queste “leggi naturali”, arie di Mozart e Cimarosa, riorchestrate sempre in base a questi princìpi, e un quartetto giovanile del compositore salisburghese, per rendere omaggio proprio al sommo musicista che per primo li ha utilizzati. Non sarà una serata solo strumentale ma parteciperà anche un giovane soprano in brillante ascesa, Minni Diodati, che, oltre alla carriera internazionale, ha recentemente prestato la sua voce, nelle esibizioni canore, alla protagonista de Il commissario Ricciardi, acclamata serie tv di Rai Uno.
G. Vessicchio | Programma Ashram per quintetto d’archi (1976/2010) |
W.A. Mozart | Quartetto per archi in do maggiore K. 157 Allegro – Andante – Presto |
D. Cimarosa/G. Vessicchio | “Aria di Chiarella” (da “Li Sposi per Accidente”) per soprano e quintetto d’archi |
W.A. Mozart/G. Vessicchio | “In uomini, in soldati” (da “Così fan tutte”) per soprano e quintetto d’archi “Voi che sapete” (da “Le nozze di Figaro”) per soprano e quintetto d’archi |
Peppe Vessicchio | direttore |
Minni Diodati | soprano |
Daniela Cammarano | violino |
Lena Yokoyama | violino |
Giuseppe Russo Rossi | viola |
Lamberto Curtoni | violoncello |
Angie Liang | contrabbasso |
Seconda Serata 12 agosto – Alessio Boni
Giuseppe e Violetta
Melologo per voce recitante e due pianoforti
Prima Assoluta – Commissione del Festival ClassicAlBorgo
Piazza Vittorio Veneto
Un giovane Giuseppe Verdi – interpretato dall’attore Alessio Boni – racconta la nascita della sua opera più celebre, La Traviata, attraverso le sue parole, in un dialogo con i due musicisti in scena, che danno vita a una rielaborazione in chiave moderna dei temi più famosi dell’opera.
Il giovane Giuseppe ci farà scoprire e ci racconterà – con le sue parole, tratte dalla sua corrispondenza privata – le proprie intenzioni, i suoi turbamenti, le difficoltà che incontra via, via nella stesura dell’opera e poi nella sua rappresentazione e, soprattutto, quanto Violetta sia specchio di se stesso.
Commissione del Festival ClassicAlBorgo a Marco Salvio, giovane compositore di talento, e a Filippo Arriva, affermato autore teatrale e televisivo, il lavoro, in prima assoluta, sarà caratterizzato dalla commistione tra celebre passato e apertura al futuro: citazioni musicali di più periodi si fonderanno insieme in una musica che risuonerà nuova e allo stesso tempo familiare.
Alessio Boni | voce recitante |
Filippo Arriva | libretto |
Marco Salvio | compositore |
Daniela Filosa | pianoforte |
Giuliano Guidone | pianoforte |
Terza serata 13 agosto – Francesco Libetta
Il Borgo Al Chiaro di Luna
Piazza Vittorio Veneto
Un recital pianistico con le più celebri e amate composizioni per pianoforte, insieme a citazioni della canzone classica partenopea – trasfigurate dal più grande virtuoso della storia pianistica – e a un omaggio a Francesco d’Avalos, Principe napoletano e grande compositore, scomparso qualche anno fa, antenato di Maria e Carlo Gesualdo da Venosa.
L’acclamato pianista Francesco Libetta ripercorre, a tappe discontinue, alcuni tra i più commoventi temi della storia pianistica, dalla Prima Ballata di Chopin, passando per i valzer e gli studi, alla celeberrima Sonata op. 27 n. 2 di Beethoven: un omaggio al meraviglioso Borgo di Guardia Perticara che risuonerà Al Chiaro di Luna.
Programma
C. M. von Weber | Invito alla danza |
F. Chopin | 3 Valzer op. 64 n. 1 in Re bemolle maggiore (“Valzer del minuto”) n. 2 in Do diesis minore n. 3 in La bemolle maggiore 3 Studi op. 25 n. 1 in La bemolle maggiore n. 6 in Sol diesis minore n. 12 in Do minore Ballata n.1 op. 23 in Sol minore |
F. d’Avalos | Albumblatt |
F. Liszt | Tarantella sul tema della canzone napoletana “Fenesta vascia” |
L. V. Beethoven | Sonata in Do diesis minore op. 27 n.2 “Al chiaro di luna” Adagio sostenuto-Allegretto-Presto agitato |
Francesco Libetta, pianoforte
Guardia Perticara, in provincia di Potenza, è un borgo di seicento abitanti, arroccato su una piccola altura nel mezzo della valle del torrente Sauro.
Circondata da verde, corsi d’acqua e natura incontaminata, è caratterizzata dalle sue abitazioni che hanno conservato intatto l’aspetto medievale originario. Le case in pietra a “faccia vista”, i reperti archeologici di antiche civiltà Enotrie, le deliziose specialità gastronomiche – memoria di un passato lontano che continua oggi grazie ai genuini prodotti locali – fanno di questo paesino una meta unica e inaspettata, inclusa nei “Borghi più belli d’Italia” nonché bandiera arancione del Touring Club Italiano.
Il borgo ha origini antichissime: le prime testimonianze archeologiche rilevano la presenza di un abitato già dalla prima età del ferro nel IX-VIII secolo a.C; in località San Vito sono stati rinvenuti corredi tombali risalenti al V secolo a.C. e queste scoperte si sono rilevate poi fondamentali per la miglior conoscenza degli Enotri, che popolavano questo territorio già prima dei Greci.
Rilevamenti di grotte basiliane fanno pensare ad una forte influenza greco-ortodossa attorno al X
secolo ma, successivamente, con l’arrivo dei Saraceni nelle terre di Lucania, il borgo viene distrutto, rimanendo a lungo disabitato.Nel 1237, durante il regno di Federico II di Svevia, Guardia Perticara (all’epoca chiamata castrum
Perticari) risulta nella diocesi di Tricarico e, nel 1270, con la caduta degli svevi e l’affermazione degli angioini, il feudo viene assegnato a Giovanni Britando: per la prima volta compare in un documento angioino il nome di Guardia Perticara. Nel XV secolo il feudo passa nelle mani dei De Marra, signori di Stigliano e, XVI secolo, con la conquista spagnola, sono i Carafa a diventarne i proprietari.Nel 1652 viene fondato il convento di Sant’Antonio ad opera dei francescani ma, cinque anni dopo, nel 1657 un’epidemia di peste riduce drasticamente la popolazione. Dopo i Carafa, nel XVIII secolo
Guardia Perticara entra a far parte del dipartimento di Maratea come feudo del marchese d’Altavilla, in seguito e fino al 1806 andò nelle mani degli Spinelli.
Nel 1979, Guardia Perticara ha ospitato anche la troupe del film di Francesco Rosi “Cristo si è fermato a Eboli” con Gian Maria Volonté nel ruolo di Carlo Levi, autore dell’omonimo romanzo da cui è stato tratto il film (sceneggiatura di Francesco Rosi, Tonino Guerra e Raffaele La Capria); oltre ad altri comuni lucani, Rosi ha scelto anche il “paese delle case in pietra” per girare molte sequenze del film. A testimonianza di questa esperienza, all’ingresso del Paese troneggia un grande murale che raffigura Gian Maria Volonté insieme a tanti guardiesi che fecero da comparse nel film.
In epoca contemporanea, gravemente danneggiato nel 1980 dal terremoto dell’Irpinia, il borgo trova la forza di progettare il recupero dell’antica dimensione architettonica e artistica, che restituisce al centro storico la sua affascinante, antica forma medievale.