SELLITTI La franchezza delle donne SARRI Moschetta e Grullo M. Di Carlo, D. Pieroni, C. Guerra, D. Sogos, V. Ficola, V. Pagliei, Ensemble strumentale del Teatro Lirico di Spoleto, direttore Pierfrancesco Borrelli regia e scene Andrea Stanisci costumi Clelia De Angelis
Spoleto, Teatro Caio Melisso, 9 settembre 2023
Gli intermezzi napoletani del ‘700 sono ormai diventati un appuntamento fisso al Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. Anche per la 77ma stagione (ricordiamo che il conterraneo Festival dei Due mondi è “solo” alla sua 66ma edizione) ne è stato allestito al Teatro Caio Melisso un dittico: La franchezza delle donne di Giuseppe Sellitti su libretto di Tommaso Mariani (1734), nell’edizione critica di Antonio Dilella, e Moschetta e Grullo, di Domenico Sarri (1727), eseguito per la prima volta in tempi moderni nell’edizione critica di Claudio Toscani e lo stesso Dilella.
Il progetto degli Intermezzi del ‘700 nasce nel 2015 dalla collaborazione tra il Centro Studi Pergolesi dell’Università degli Studi di Milano e il Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli”. Una partnership che sta dando ottimi frutti: il Centro diretto dal prof. Toscani provvede alla parte filologica-musicologica, riportando alla luce e curando l’edizione critica di alcuni degli infiniti intermezzi napoletani ancora da scoprire, mentre il Teatro Lirico gli dà vita sul palcoscenico, offrendoli ad un pubblico sempre più numeroso e divertito.
Come è nella politica dell’ente, il cui direttore artistico è Michelangelo Zurletti, affiancato in qualità di condirettore da Enrico Girardi, a interpretare i due intermezzi sono stati chiamati i giovani cantanti risultati vincitori o idonei dei due ultimi concorsi, 2022 e 2023, dello Sperimentale. Sabato 9 settembre, in Moschetta e Grullo sono stati protagonisti Chiara Guerra e Dario Sogos; ne La Franchezza delle donne, invece, Mariapaola Di Carlo Davide Peroni. A coadiuvarli sul palco, i mimi Vania Ficola e Valentino Pagliei.
Il maestro Pierfrancesco Borrelli, uno tra i migliori specialisti del genere, ha diretto l’Ensemble strumentale del Teatro Lirico; la regia e l’allestimento erano curati da Andrea Stanisci, le luci erano di Eva Bruno e i costumi di Clelia De Angelis.
Ne La Franchezza, l’esile trama gira attorno a Lesbina amata da Sempronio, il quale sospetta che lei lo tradisca. Per scoprirlo, si traveste da gondoliere e la porta da Zanetto suo presunto amante. Qui Lesbina scopre che Zanetto ama un’altra e per la gelosia sviene, ma poi cerca di convincere Sempronio della propria innocenza. Alla fine, gli armeggi della ragazza riescono, con la complicità di notaio, a rovesciare la situazione e lei riesce a farsi sposare da Sempronio.
Anche per Moschetta e Grullo il tema è la gelosia. Grullo è un soldato un po’ tonto che per far ingelosire Moschetta fa finta di amare un’altra ragazza. Si va avanti tra travestimenti e beffe fino a che Moschetta si presenta nei panni di Truffaldina per circuire Grullo e sposarlo. Come di prammatica, ci sarà un lieto fine con la morale consolatoria che far l’amore è meglio che fare la guerra.
Borrelli dal podio è riuscito a far rivivere tutta la freschezza e la verve musicale del genere, con un feeling tra buca e scena ben percepibile. La musica, sebbene al servizio dell’azione scenica come richiede il genere, aveva un proprio, riconoscibile carattere, con guizzi e lampi che illuminavano una regia anch’essa frizzante e piena di inventiva e dinamismo.
La parte vocale, pur non difficilissima tecnicamente, richiedeva però ai cantanti emissione brillante, recitazione e movimenti di scena da attori provetti. Mariapaola Di Carlo/Lesbina si è distinta per una buona impostazione della voce oltre che per la presenza scenica estrosa. Davide Pieroni era Sempronio, che con schietta energia e ardente vocalità ha ben assecondato la partner sulla scena.
Chiara Guerra era Moschetta, anche lei con una vocalità ben impostata e una notevole spigliatezza teatrale; Dario Sogos era Grullo, come gli altri tra i vincitori o gli idonei al concorso 2023, ed ha mostrato grandi potenzialità. Tutti sono ora attesi a prove future ancora più impegnative. Apprezzati ad applauditissimi anche i due mimi, Vania Ficola e Valentino Pagliei.
Lorenzo Fiorito
Foto: Teatro Lirico Sperimentale