Una Tosca rivelatrice al Maggio

Tosca (Vanessa Goikoetxea)

PUCCINI Tosca V. Goikoetxea, P. Pretti, A. Markov, G. Sagona, M. Torcaso; Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino, direttore Daniele Gatti regia Massimo Popolizio scene Margherita Palli costumi Silvia Aymonino luci Pasquale Mari

Firenze, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, 26 maggio 2024

L’opera è una magia. Una sorta di grande spettacolo che ti investe e ti consente, dopo una sessantina di recite già viste e ascoltate in numerosi teatri del mondo, di scoprire nuovamente una partitura; un grande affresco di musica e canto con elementi che prima non avevi ascoltato, né conosciuto mai. Questa è la considerazione prima che uscendo dalla Tosca preparata da Daniele Gatti mi è venuta in mente quando, alla fine del primo atto, mi sono sentito sopraffatto da quelle sonorità che in nessuna delle Tosche precedenti mi era accaduto udire. Il maestro milanese ha impresso in me — e nella stragrande maggioranza degli spettatori — impressioni e suoni che non si erano mai manifestati in altre recite. “Fu un grave errore quel colpo di cannone”, dice Scarpia rivolgendosi a Spoletta, e mai si è sentito un colpo di cannone così penetrante, mai così importante quel dettaglio che segnala l’approssimarsi degli sbirri e la fuga di Angelotti. E i corni, che danno il ritmo all’orchestra e sottolineano i momenti salienti della partitura. Dettagli che lasciano intendere uno scavo della partitura senza precedenti. Una Tosca che ha fatto dei timpani e dei corni, dell’arpa e dei legni gravi protagonisti assoluti, come non si pensavano essere in precedenza.
Allora, la magia dell’opera, la magia del teatro si realizzano. Complice una regia attenta ai particolari movimenti scenici e alle indicazioni in partitura. L’ambientazione, soprattutto per i costumi, è intorno al 1930, le strutture sceniche dei tre quadri sono pertinenti e mutuate dallo stile moderno, per quei primi anni del XX secolo, realizzate con disegni dei marmi che ricordano il razionalismo dell’Eur. Grazie anche alle corde generose e flessibili di Vanessa Goikoetxea, che ci lascia la certezza che il ruolo di Tosca le apparterrà a lungo, con i suoi filati preziosissimi e la caparbietà e la testimonianza di una cantante attrice che con Floria Tosca ha molti caratteri in comune. Ella domina la scena in largo e in lungo, sapientemente arricchendola di volteggi delle braccia e di declamati decisi quanto il suo personaggio impone. La voce della Goikoetxea è imponente e marmorea quando è richiesto, raffinata e sublime quando si abbandona a sé. Sul fronte dei personaggi maschili, c’è da registrare come il timbro chiaro di Piero Pretti faccia da freccia strabordante il personaggio, per quanto Cavaradossi riesca a superare le difficoltà degli acuti e di certe asperità della tessitura. Ma i caratteri non sono pertinenti, in alcuni momenti, quelli del cavaliere e la linea di buon canto espressa dal tenore nuorese non riescono a viaggiare assieme, e se anche ci fosse un avvicinamento alla parte, lo si dovrebbe imputare probabilmente a un ispessimento della voce che non farebbe un gran bene alle buone particolarità del timbro di Pretti. D’altra parte, lo Scarpia di Alexey Markov, con un canto forbito e ben cesellato, permette al baritono russo di giocare liberamente nel ruolo inserendo elementi originali, sia nel canto che nella recitazione, che gli valgono un’ottima prova e fanno presagire per il lui un futuro radioso. Gli altri, Angelotti e il Sagrestano, risultano dignitosi, ma niente di più.

Cavaradossi (Piero Pretti) e Scarpia (Alexey Markov)


Ancora c’è da ricordare il Coro del Te Deum, magistralmente istruito da Lorenzo Fratini e i ragazzini delle voci bianche che, come sempre perfettamente guidati da Sara Matteucci, hanno dato vita a uno spettacolo nello spettacolo e fatto risaltare la corretta voce di Lorenzo Mastroianni, il pastorello. Palcoscenico subissato da grida e applausi di entusiasmo, soprattutto per il soprano ispano-americano Vanessa Goikoetxea, che ha incantato il pubblico con una prestazione difficilmente dimenticabile

Davide Toschi

Foto: Michele Monasta

Data di pubblicazione: 27 Maggio 2024

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