Negli incanti di Patmos la musica da camera e sacra

Giunto alla sua terza edizione il Patmos Chamber Music Festival si amplia accogliendo in sé lo storico retaggio di musica sacra della più spirituale, elitaria ed austera isola del Mediterraneo, Patmos, l’isola di San Giovanni e dell’Apocalisse, da 25 anni Patrimonio Unesco nella sua interezza, unendo così in sole due settimane alcuni dei cameristi più illustri del globo con assolute eccellenze del canto liturgico cristiano ed ortodosso, come il Coro Maschile MusicAeterna Byzantina di Teodor Currentzis o il britannico The Tallis Scholars di Peter Philips, sperimentando formazioni inedite e repertori rari in luoghi di toccante, arcaica ed arcana bellezza, come l’Anfiteatro dell’Apocalisse, millenaria meta di pellegrinaggio da parte della comunità cristiana ed ortodossa mondiale.

Da due anni ormai il celebrato silenzio spirituale di Patmos, grazie al giovane festival fondato dagli italiani Massimo Fino e Roberto Prosseda, dialoga per due settimane con la musica d’arte, in preziosi concerti gratuiti ed aperti a tutta la comunità, perché la riservatezza dell’isola vuole ribadire la sua natura orizzontale, democratica ed inclusiva, contraria ad ogni esclusivismo materialista, chiaramente opposto al genius loci di una culla protocristiana ancora oggi oggetto di culto e pellegrinaggio.

Quest’anno in linea con la tradizione patmiota, il Festival si amplia rinverdendo la precedente rassegna di musica sacra di settembre, giunta alla 22ma edizione, e portandola ad un livello artistico di notevole eccellenza, pari al filone di cameristica che si alternerà ad essa nelle raccolte agorà storiche dell’isola, segnatamente l’Antica Scuola Teologica, Panagia Diasozousa e l’Anfiteatro dell’Apocalisse, voluto dal Monastero di San Giovanni fondato nel 1088, proprio accanto alla celeberrima Grotta dell’Apocalisse, ultima dimora terrena dell’Evangelista e luogo di venerazione millenaria.

Così accanto ad ensemble del calibro e reputazione mondiale come il Coro Maschile di MusicAeterna del direttore greco Teodor Currentzis, con lo storico Maestro del Coro Antonis Koutroupiso il britannico Tallis Scholars Choir di Peter Philips, si avranno anche artisti greci di vero valore, poco rappresentati sui palchi europei e quindi di certo motivo di curiosità ed interesse per l’ampio pubblico internazionale, come ad esempio il doppio concerto sacro del soprano solista di MusicAeterna, l’ateniese Eleni-Lydia Stamellou, prima in trio di liuto e violoncello barocco, poi con il quartetto vocale Kalifonica. Questa rara commistione tra cultura vocale greco-bizantina e la nostra musica sacra ormai più esplorata in chiave culturale, si deve anche alla collaborazione creativa del direttore artistico Roberto Prosseda, celebrato pianista italiano, con il compositore greco Alkis Baltas, che ha composto anche un nuovo brano sacro per il festival, che sarà eseguito in prima assoluta.

La trama cameristica, inoltre, da quest’anno inizierà sempre più ad intrecciarsi non solo col filone di musica sacra, ma anche con le peculiarità storiche di Patmos, le sue frequentazioni illustri del passato e con le sue suggestioni estetiche, a partire dall’importante presenza già in questa edizione del repertorio del compositore britannico John Tavener, tra gli amici novecenteschi più assidui dell’isola, ove visse per anni e a cui dedicò pure varie composizioni: il 1 settembre il Tallis Scholars Choir, primo dedicatario di molti lavori di Taverner, alternerà così Ildegarda di Bingen proprio a Tavener, mentre la star del violoncello di origine greca Steven Isserlis e il grande tenore Ian Bostridge, entrambi amici personali di Tavener, lo interpreteranno nel concerto del 27 agosto, animato da un prestigiosissimo ensemble d’occasione composto anche da Anush Nikogosyan e Iréne Duval ai violini, Alinka Rowe alla viola, Alessandro Carbonare al clarinetto e Maya Oganyan al pianoforte.

E ancora, Ian Bostridge, insieme al pianista Roberto Prosseda, affronterà Die schöne Müllerin di Schubert il 28 agosto in simbolico omaggio ai tre storici mulini a vento della Chora, l’antica cittadella fortificata dominata dal monastero, simbolo estetico dell’isola.

Importante quest’anno anche la presenza di una delle più prestigiose orchestre cameristiche d’Europa, la Brussels Chamber Orchestra, protagonista dei concerti del 29 e 31 agosto insieme al violinista e direttore Michael Guttman, sempre in combinazione con alcuni dei grandi solisti presenti sull’isola per il festival, da Roberto Prosseda, Alessandra Ammara, Maya Oganyan per il pianoforte, Andrea Oliva al flauto, Anush Nikogosyan al violino e la grandissima virtuosa cinese del violoncello Jing Zhao.

Ideatori di questo festival apparentemente fitzcarraldico, sono due italiani che dell’arte hanno fatto la loro vita: il pianista e divulgatore Roberto Prosseda, colonna del festival insieme alla moglie Alessandra Ammara, entrambi stimati concertisti nei migliori circuiti internazionali; e Massimo Fino, fondatore in Toscana di Piano&OperaBarga, uno dei festival più sofisticati del panorama europeo, che ha davvero fatto la storia e dettato i modi ed i gusti del fare musica nel bello nella seconda metà del Novecento.

Il festival vive della liberalità dei suoi ospiti, del supporto della municipalità di Patmos e da quest’anno del nuovo main sponsor Alain Rauscher ma è inevitabilmente destinato, grazie alla sua unicità, a divenire un importante luogo d’incontro di intelligenze e culture negli anni a venire, nuovo gioiello di un’isola il cui rigore ha affascinato da sempre i più sofisticati Wanderer di tutt’Europa.

https://www.patmosmusicfestival.com

Data di pubblicazione: 21 Agosto 2024

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