Il Rovigo Piano Festival – New York, che si è svolto dal 25 ottobre al 3 novembre 2024 nella suggestiva cornice del Bargemusic a Brooklyn, si è rivelato una manifestazione culturale di grande interesse. Per la prima volta, infatti, il festival approda nello scenario musicale newyorkese, costituendo un tassello importante nelle iniziative che il Conservatorio Francesco Venezze di Rovigo sta portando avanti da alcuni anni per valorizzare la musica dei compositori italiani. Dal 2022, con l’avvio del Master di II livello ‘Play & Rec’ sotto la guida del M° Roberto Prosseda, giovani concertisti hanno avuto l’opportunità di incidere il loro primo CD, a distribuzione internazionale.
Il programma ha offerto dodici concerti dedicati alla musica pianistica italiana dal 1732 ad oggi, in cui allievi e maestri delle classi di pianoforte del Conservatorio di Rovigo si sono alternati sul palco, regalando al pubblico momenti musicali di estremo interesse, tra cui prime esecuzioni americane e mondiali. Sin dalla serata inaugurale, con l’interpretazione magistrale del M° Roberto Prosseda di un repertorio comprendente brani di Luigi Dallapiccola, Goffredo Petrassi, Mario Castelnuovo-Tedesco ed Ennio Morricone, il festival ha da subito mostrato l’alta qualità delle esecuzioni. La grande maggioranza di questa rassegna è stata però dedicata ai concerti e alla promozione dei progetti discografici dei giovani talenti, come Francesca Antonucci, Pietro Vaccari e Carlo Alberto Bacchi i quali, con intelligenza interpretativa e bravura, hanno mostrato una sorprendente maturità espressiva in repertori che abbracciano più epoche, da Clementi a Donizetti fino ad arrivare, tra gli altri, a Sgambati, Casella, Busoni e Malipiero. Occorre menzionare assolutamente una recente uscita discografica di Carlo Alberto Bacchi, che nel 2023 ha pubblicato un apprezzatissimo CD dedicato alle Sonate opp. 1 e 1a di Muzio Clementi [Carlo Alberto Bacchi plays Clementi, Piano Classics PCL10284]. Uno dei momenti più interessanti di questa prima parte del festival è stato senza dubbio il recital di Andrea Mariani, il quale ha affrontato con maestria e virtuosismo alcuni dei complessi Studi sul trillo di Silvio Omizzolo (1905-1991), ricevendo un grande apprezzamento da parte del pubblico. Come accennato in precedenza, l’esibizione di ogni allievo è sempre affiancata da un progetto discografico di recente o prossima pubblicazione.
La seconda parte del festival – dall’1 al 3 novembre – si è aperta con il recital del M° Federico Nicoletta, dedicato alla musica pianistica d’ispirazione italiana di Franz Liszt, con l’esecuzione dei sei Études d’exécution transcendante d’après Paganini e ‘Venezia’ e ‘Napoli’ dagli Années de Pèlerinage. Questa parte è stata caratterizzata da una forte presenza di brani originali eseguiti in prima mondiale dagli stessi giovani compositori, come i due concerti di Francesco Mencarini, Alessio Masi, Alessio Santolini e Nicola Rigato, tenuti al Klavierhaus il 2 e 3 novembre. Oltre alle composizioni originali, sono state eseguite anche composizioni di varie epoche di compositori quali Alessandro Felici e Ludovico Giustini, ma anche Guido Alberto Fano, Vittorio Rieti e Nicolò Castiglioni; i brani di questi ultimi, sono stati eseguiti dal giovane pianista Filippo Lugnan. Da ricordare è anche il concerto di Adriano Murgia interamente costituito da brani del compositore Mario Castelnuovo-Tedesco. Il disco di Adriano Murgia, in uscita per Piano Classics, sarà dedicato ai brani pianistici del compositore fiorentino.
È doveroso infine spendere qualche parola sui luoghi che hanno ospitato i concerti ed in particolare Bargemusic, una sala da concerto galleggiante – e un po’ ondeggiante – all’interno di un’imbarcazione attraccata al Fulton Ferry Landing di Brooklyn, che offre una visuale suggestiva sullo skyline di Manhattan. Durante i concerti erano presenti in sala anche il critico musicale americano Jed Distler, presentatore della prima serata, e Diana Castelnuovo-Tedesco, nipote del compositore. Alcuni estratti del festival sono tuttora visibili sui profili social (Facebook e YouTube) della Rovigo Piano Faculty.
Federico Foglizzo