L’amour est enfant de Bohème, e l’amore del Palazzetto Bru Zane per il repertorio romantico francese non fa eccezione!
Si affeziona alle figure più famose del XIX secolo come a perfetti sconosciuti, si innamora di tutti i generi, seri o comici, lirici o strumentali, apprezza i formati intimi tanto quanto le produzioni grandiose. La programmazione 2024-2025 segue naturalmente questo percorso del cuore, con una passione contagiosa.
Per una volta, il primo festival della stagione, in programma dal 21 settembre al 24 ottobre al Palazzetto Bru Zane e alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista di Venezia, non si concentra su un particolare compositore o periodo estetico. Passione violoncello rende omaggio a uno strumento che generalmente non viene considerato un re della sala da concerto come il violino o il pianoforte. Eppure il violoncello non è meno virtuoso di questi suoi colleghi e, dotato com’è di un’espressività perfettamente adatta alle esigenze del periodo romantico, si è conquistato in Francia un posto di tutto rispetto.
In sette concerti, il festival autunnale veneziano propone una panoramica del repertorio dedicato al violoncello, concentrandosi su tre ambiti.
Il quintetto con due violoncelli, innanzitutto, sarà protagonista del concerto d’inaugurazione del festival sabato 21 settembre alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista. Se il pezzo di Schubert è molto conosciuto, spesso si dimentica che la Francia ha prodotto un ricco repertorio ancora tutto da scoprire, tra cui i quintetti con due violoncelli di Charles-Nicolas Baudiot e Théodore Gouvy.
Il concerto successivo, domenica 22 settembre, sarà incentrato sull’ensemble di violoncelli. Il corpus di partiture per questa formazione si è un po’ ampliato a cavallo del Novecento, uscendo dai confini della scuola. L’esplorazione di questo repertorio poco noto ci porterà in territori quasi sconosciuti, come le opere di Marie-Joseph Erb o di Hélène-Frédérique de Faye-Jozin.
Altrettanto liriche e importanti, le opere per violoncello solo con accompagnamento di pianoforte faranno anche parte del festival. In particolare, il concerto di giovedì 3 ottobre testimonierà dell’emancipazione dello strumento, che trova nel secolo romantico il posto che gli spetta come solista.
In Italia e altrove (Roma, Monaco di Baviera, Parigi, Saintes, Montreal, Québec), opere per violoncello e orchestra completeranno questa rassegna.
Nel 2025 si presenterà una duplice occasione per celebrare Georges Bizet: il 150° anniversario della prima di Carmen e della morte del suo autore. Il festival Bizet, l’amore ribelle, in programma a Venezia dal 29 marzo al 16 maggio, è stato concepito a immagine del compositore, che si divideva tra opera, mélodie e pezzi per pianoforte (il suo strumento). Sette concerti permetteranno di scoprire una produzione musicale d’avanguardia e un’eredità che va ben oltre il successo di Carmen.
Imperdibile è, innanzitutto, Le Docteur Miracle, presentato in forma di concerto alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista domenica 30 marzo. Sarebbe sbagliato sottovalutare questa piccola opera composta dal musicista appena ventenne, in cui Bizet mostra un dono naturale per la commedia.
Un altro aspetto di Bizet messo in evidenza durante il festival sarà la sua qualità di pianista. Durante i concerti che organizzava, il compositore accompagnava e suonava a quattro mani o a due pianoforti le partiture recenti di Massenet, Saint-Saëns, Guiraud e Lalo. Roberto Prosseda, come solista, ci farà ascoltare martedì 6 maggio l’estetica di questa generazione, che rivisita il virtuosismo pianistico romantico.
Infine, la collaborazione con Asolo Musica prosegue per una seconda stagione. L’ambiente dell’Auditorium Lo Squero, propizio all’unione tra musica e poesia, ospiterà sabato 10 maggio un concerto di mélodies e duetti di Bizet e dei suoi contemporanei, interpretati dagli giovani artisti dell’Académie de l’Opéra national de Paris.
E tra un festival e l’altro, il Palazzetto Bru Zane organizza eventi durante l’intera stagione, sia nella propria sede – dove si trova il cuore del suo lavoro di scoperta e divulgazione – sia in istituzioni partner. Fuori festival sono previsti quattro appuntamenti musicali incentrati sul romanticismo francese: a Natale, un concerto di pezzi per violino e pianoforte; per la Giornata internazionale dei diritti delle donne, un programma per trio con pianoforte; durante il carnevale, un cine-concerto; e per Art Night, un incontro tra mélodie francese e jazz. Il Palazzetto Bru Zane ospita anche conferenze dedicate ai grandi temi dell’anno e le attività didattiche del centro per le scolaresche del Veneto proseguono attraverso il programma “Romantici in erba”, così come i laboratori musicali organizzati per le famiglie.
Uno sguardo a oltralpe: la produzione di Carmen andata in scena a Rouen nel settembre 2023 – con scene, costumi e scenografie ricostruite in base a documenti d’epoca – sarà riproposta a Versailles a gennaio e a Hong Kong a marzo. L’operetta Le Docteur Miracle viaggerà tra Poitiers e la sua regione, Bordeaux, Venezia, la Normandia e la Svizzera. Abbinata alle musiche di scena dell’Arlésienne, con un adattamento poetico del dramma di Daudet recitato da un narratore, sarà a Tours in ottobre e al Théâtre du Châtelet in maggio e giugno.
Oltre a questi due temi e alle produzioni che proseguono in tournée, la stagione 2024-2025 promette altre grandi emozioni con L’Ancêtre di Camille Saint-Saëns a ottobre (Monaco), Mazeppa di Clémence de Grandval a gennaio (Monaco di Baviera) e Psyché di Ambroise Thomas a febbraio (Budapest e Vienna).
Infine, quasi a chiusura di stagione il Festival Palazzetto Bru Zane Paris, dal 24 maggio al 2 luglio 2025, offrirà un compendio del programma dei cicli veneziani.
Bizet verrà celebrato con il dittico L’Arlésienne & Le Docteur Miracle al Théâtre du Châtelet, in concerto all’Auditorium de Radio France, alla Philharmonie de Paris, alla Seine Musicale e in una conferenza all’Opéra-Comique, nella famosa Salle Bizet. Il programma del festival è completato da una serata dedicata alle opere per ensemble di violoncelli alla Philharmonie de Paris e dal ritorno in scena della prima versione del Faust di Gounod all’Opéra-Comique.
Pubblicazioni
La stagione 2024-2025 sarà scandita da cinque nuove uscite Bru Zane Label. La Vie parisienne di Jacques Offenbach, nella sua versione originale integrale del 1866, entrerà nella collana “Opéra français” in ottobre 2024 dopo tre anni di una tournée di successo. A novembre seguirà un video con libro – formato ancora inedito nelle collane dell’etichetta – permettendo di (ri)vedere Carmen, con i costumi, la scenografia e la messinscena della sua prima rappresentazione nel 1875. Nel solco del ciclo dedicato a Jules Massenet nel 2022, l’opera Grisélidis dal tema medievale e fantastico sarà pubblicata a gennaio 2025. Verrà seguita a marzo da un “Portrait Bizet”: il ritratto metterà in luce diverse gemme del compositore onorato questa stagione, tra cui Djamileh, Vasco de Gama, Le Retour de Virginie e Le Golfe de Baïa. Infine, le influenze bretoni del Roi d’Ys di Édouard Lalo potranno essere scoperte in CD con libro a maggio 2025.