Si chiude martedì 23 maggio, alle ore 20.30, la 23ª Stagione dell’Orchestra UNIMI. Il concerto conclusivo andrà in scena sul palco della Sala Verdi del Conservatorio di Milano, a sancire anche quest’anno la preziosa collaborazione tra il Conservatorio di Milano e la Fondazione UNIMI.
A dirigere l’Orchestra UNIMI sarà Sebastiano Rolli, che martedì chiuderà il suo primo ciclo in veste di direttore musicale dell’Orchestra dell’Ateneo milanese. «È quasi un anno che la nostra collaborazione ha vita e credo che la mia soddisfazione sia tangibile – dichiara Sebastiano Rolli. – L’orchestra si è confrontata con autori e repertori differenti (penso a Poulenc, Shostakovich, Parisi) senza dimenticare i classici. Attraverso gli stili compositivi e interpretativi, l’orchestra ha dato prova di versatilità e vitalità. Gli impegni non sono finiti e le sfide continuano, forse per questo respiriamo entusiasmo e voglia di fare. Il bilancio è positivo e lascia intuire un futuro prossimo sempre stimolante».
La serata conclusiva vedrà l’esecuzione dell’Idillio di Sigfrido di Richard Wagner, la Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 di Ludwig van Beethoven e la riscoperta del brano Meditazione per violino e archi del compositore milanese Bruno Bettinelli (1913-2004), a lungo rimasta inedita e ritrovata solo nel 2005, dopo la morte del compositore. Un’esecuzione rara, che riscopre una pagina poco conosciuta del patrimonio musicale italiano, frutto della proficua collaborazione tra la Fondazione UNIMI e l’Associazione NoMus.
Completato nel 1942, la Meditazione per violino e archi è brano raccolto e intenso, nel solco delle numerose méditations per strumento solista e orchestra eseguite sul finire dell’Ottocento nelle sale da concerto europee come alternativa ai più tradizionali adagio. Dopo essersi persa tra le moltissime carte che costituiscono il ricco corpus creativo di Bruno Bettinelli (1913-2004) – compositore milanese tra i grandi protagonisti del panorama musicale italiano del secolo scorso nonché attivo nella formazione di molti dei più illustri musicisti del secondo Novecento, quali Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Maurizio Pollini e molti altri – la partitura fu ritrovata dalla moglie Silvia Bianchera, cantante e compositrice a sua volta, solo nel 2005, un anno dopo la morte del compositore.
Il concerto sarà aperto dall’esecuzione del celebre Idillio di Sigrifido, originariamente composto da Richard Wagner (1813-1883) nel 1870 per la moglie Cosima. Un vero e proprio “regalo sinfonico di compleanno”, come scritto in partitura da Wagner stesso nella dedica alla consorte, dal carattere intimo e familiare. Nel 1878 Wagner ne trasse una versione orchestrale di più ampio respiro destinata a conquistare per sempre il pubblico delle sale da concerto.
A completare il programma della serata sarà la Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 di Ludwig van Beethoven (1770-1827), terminata nel 1812 ed eseguita per la prima volta in pubblico nell’aula magna dell’Università di Vienna, l’8 dicembre 1813, e significativamente eseguita, a chiudere la Stagione 2022/2023, proprio da un’Orchestra d’ateneo. Proposta all’epoca in occasione di un concerto benefico organizzato in favore dei soldati austriaci e bavaresi rimasti feriti nel corso della battaglia di Hanau, la Settima beethoveniana fu da subito apprezzata dal pubblico che del secondo movimento, Allegretto, chiese e ottenne il bis. Wagner ne rimarrà colpito per l’incessante incedere ritmico che caratterizza l’intera partitura.
Il concerto, in collaborazione con Associazione NoMus e con il Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano, sarà anticipato, alle ore 19.15, dalla conversazione tra il direttore musicale dell’Orchestra UNIMI, Sebastiano Rolli, e Carlo Maria Cella.
L’ingresso al concerto è gratuito sino a esaurimento dei posti previa prenotazione tramite la piattaforma Eventbrite. Info: 338 2444952 (h 10-14) | orchestra@fondazioneunimi.com