Lingotto Musica entra per la prima volta nel mondo della produzione audiovisiva con un progetto interdisciplinare in sei puntate destinato al web, che sarà pubblicato in prima visione sul canale YouTube dell’Associazione con cadenza settimanale, tutti i lunedì alle 21.00, a partire dal 22 febbraio fino a fine marzo.
Basato su un’idea dello scrittore Alessandro Baricco e della pianista Gloria Campaner, I migliori anni della nostra vita – questo il titolo del progetto – è un suggestivo viaggio tra musica e letteratura, che di puntata in puntata ferma la linea del tempo su un diverso decennio della nostra storia, illuminandolo da diverse prospettive, con la lettura di pagine immortali della letteratura universale e l’esecuzione di pietre miliari del repertorio musicale del periodo. Una galleria di «medaglioni», della durata di 15-20 minuti ciascuno, che nelle due facce esprimono lo spirito del tempo a cui appartengono, a volte legate da un colore comune, a volte quasi antitetiche. «Se prendi una pagina letteraria e una pagina musicale – spiega Alessandro Baricco – le unisci, le fai suonare e le ascolti, è come un unico sound, che ti racconta la Storia con la S maiuscola, ma anche la loro storia e la nostra storia».
«In questi mesi così duri per tutto il mondo dello spettacolo dal vivo – dicono il Presidente Giuseppe Proto e il Direttore Artistico Francesca Gentile Camerana – abbiamo pensato fosse necessario percorrere nuove strade e così ci siamo lanciati in questa avventura per noi inedita: realizzare un prodotto pensato direttamente per il web, ma che presentasse criteri di qualità all’altezza della nostra tradizione. È stato anche il modo per far sentire la nostra presenza al pubblico e ringraziare tutti gli enti che ci sostengono per la vicinanza e la fiducia che ci hanno mostrato nel corso di questo difficile anno».
Protagonisti di questo entusiasmante percorso che oscilla nel tempo e nello spazio sono ovviamente i suoi ideatori, che nelle loro diverse carriere trovano una cifra stilistica comune nella versatilità con cui interpretano il proprio ruolo di artisti e intellettuali contemporanei, aperti e curiosi verso le contaminazioni dei nostri giorni.
Insieme a Gloria Campaner completano il cast strumentale tre musicisti di caratura internazionale come il violinista russo Sergej Krylov, tra i principali virtuosi attualmente in circolazione, il clarinettista Alessandro Carbonare, prima parte dell’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ed Enrico Dindo, tra i più rappresentativi violoncellisti attivi a livello internazionale.
Sede della produzione non poteva che essere l’Auditorium Giovanni Agnelli, scrigno in legno di ciliegio progettato da Renzo Piano e da sempre “casa” di Lingotto Musica, le cui armoniche simmetrie sono state valorizzate dalla fotografia di Alessandro Verazzi e dalla regia e dal montaggio del videomaker Luca Scarzella che, nel corso di una carriera costellata da numerose collaborazioni con i principali teatri e registi italiani, ha sempre posto l’esplorazione delle possibili relazioni tra video e spazio al centro della sua indagine.
Il nostro viaggio parte dagli anni ’30 del Novecento con l’accoppiata Francis Scott Fitzgerald e George Gershwin, per proseguire alla scoperta di inedite analogie tra Montesquieu e Johann Sebastian Bach, negli anni di incubazione della cultura illuministica europea. Ricordo e presagio si fronteggiano nell’opera di Marcel Proust e Aleksandr Skrjabin, mentre gli anni dolorosi della guerra condizionano la produzione di Ernest Hemingway e Olivier Messiaen. Il peso della Storia è alla base delle pagine di Henry James e Richard Strauss, così come Hermann Melville e Johannes Brahms mostreranno le differenti prospettive con cui nell’Ottocento potevano guardare il mondo un visionario newyorkese e un viennese d’adozione, la cui intera produzione si fonda sul culto della tradizione.