Il Festival Pianistico fa 60 celebrando l'”Anti Avanguardia”

Riccardo Chailly

Presentato ieri al Teatro alla Scala il programma del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, che festeggia i suoi 60 anni nell’anno di Capitale italiana della Cultura con un programma che si concentra sul superamento dei confini e dei pregiudizi rispetto la musica del Novecento.

Il percorso tematico della seconda parte di Novecento Suite è basato su un repertorio attentamente selezionato di oltre 30 compositori. Il 60° Festival è dedicato all’Anti Avanguardia, intesa come la ricerca di quegli autori che nel XXI secolo hanno saputo parlare un linguaggio contemporaneo, spesso ostracizzati dalla critica militante, ma di cui il tempo (e soprattutto il pubblico) ne hanno decretato il successo. Per citare alcuni dei nomi che il pubblico potrà incontrare al 60° Festival: la Russia dei conclamati Rachmaninov, Šostakovič, Prokof’ev, ma anche quella di Schnittke e Kapustin; certamente l’America di Bernstein, ma anche di Adams e Rzewski; non mancheranno le contaminazioni con il mondo del cinema o le incursioni oltre la Manica con i grandi autori contemporanei, da Nyman fino al rock progressivo di Emerson, Lake & Palmer; spazio infine anche ai compositori italiani più noti dell’ultima generazione Silvia Colasanti, Carlo Boccadoro e Nicola Campogrande.

Alle inaugurazioni si aggiungono due Concerti speciali dedicati a Capitale della Cultura che porteranno nei due teatri la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly – ospite al Festival l’ultima volta nel 2019 in occasione del concerto straordinario per la Canonizzazione di Paolo VI – con solista Mao Fujita, giovane pianista giapponese al suo debutto al Festival, nel 2019 medaglia d’argento al Concorso Čajkovskij di Mosca.

Già annunciati i due concerti inaugurali, il 28 aprile al Teatro Donizetti di Bergamo e il 29 aprile al Teatro Grande di Brescia, con Filarmonica del Festival diretta da Pier Carlo Orizio con solista Mikhail Pletnev, assiduo ospite del Festival. In programma il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 e Vocalise di Rachmaninov e la Sinfonia n. 9 di Šostakovič. Il tema dell’inaugurazione sarà la rinascita, intesa sia come rinascita individuale che come quella di un popolo.

Nel cartellone del 60°Festival spiccano i ritorni di grandi artisti internazionali, dall’amatissimo Fazil Say, alle sorelle Labèque e al virtuoso Denis Matsuev.

Tutto il programma sul sito del Festival: https://www.festivalpianistico.it/novecento-suite-vol-2-lanti-avanguardia/

Data di pubblicazione: 21 Dicembre 2022

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