SAINT-SAËNS Il carnevale degli animali PROKOFIEV Pierino e il lupo pianoforti Marco Sollini e Salvatore Barbatano Young Musicians European Orchestra, direttore Paolo Olmi voce recitante Antonio Casanova
Forlì, Auditorium San Giacomo, 13 ottobre 2021
Il vasto e luminoso auditorium, ricavato nella chiesa duecentesca di San Giacomo con un miglioramento dell’acustica che ha richiesto notevoli energie, ha ospitato il ventesimo concerto del Festival Armonie della sera nato nelle Marche, regione che ne rappresenta l’area geografica privilegiata ma, come ben sanno molti lettori di MUSICA, poi sviluppatosi fino a toccare città di dieci regioni italiane. L’orchestra che ha fatto da sostegno a solisti e voce recitante è la Young Musicians European Orchestra di Ravenna, una realtà ben consolidata nel panorama artistico e che abbiamo apprezzato, in questo concerto, soprattutto nel settore archi e, tra i fiati, nei corni. Tutta la serata è stata caratterizzata da una grande forza comunicativa, non solo per il programma in sé, ma anche per le qualità degli artisti stessi. Paolo Olmi, alla guida dell’orchestra, ha spiegato con semplicità (e notevole ricchezza di informazioni, bisogna riconoscere), i singoli pezzi del Carnevale, e comunicato vitalità e brio ai giovani musicisti, ha saputo creare effetti timbrici che richiedono un’orchestra di grande esperienza. La parte pianistica era affidata a Marco Sollini e Salvatore Barbatano, affiatatissimo duo: niente di esibizionistico è emerso dalla loro esecuzione ma piuttosto attenzione ai timbri (Acquario) e al bilanciamento tra tastiere e orchestra o solisti, in modo da creare uno sfondo, ad esempio, per la parte del violoncello nel celebratissimo Il cigno, qui non ridotto a melodia sentimentale. La seconda parte era destinata a Pierino e il lupo, opera nella quale si sbizzarrisce sempre più la fantasia degli attori per la voce recitante: qui figura destinata a guidare il pubblico era addirittura un, anzi il ben noto illusionista Antonio Casanova, che come si è visto dal modo in cui determinava il ritmo della narrazione e dalla personale esibizione finale al pianoforte, è anche dotato musicista. Qualche sorpresa prima del lavoro di Prokofiev, e la magica comparsa di uno spirito che ha fatto levitare un tavolo, hanno dato un tono particolare alla serata, di stampo didattico non solo in sé (Pierino e il lupo), ma anche perché il comunicativo direttore, Paolo Olmi, ha fatto eseguire dall’orchestra, estrapolati, alcuni temi nascosti nella trama del lavoro di Saint-Saëns. Le caratteristiche del concerto, rivolto in particolare ai più piccoli (e agli adulti che si volevano divertire) ha drasticamente ridotto l’età media del pubblico e così, alla fine di un concerto un pochino più lungo rispetto alle consuetudini, parecchi bambini sono passati direttamente, qualcuno col giocattolo in mano, dall’abbraccio di Prokofiev a quello di Morfeo. Il 15 ottobre replica del concerto e ritorno nelle Marche, a Corridonia.
Gabriele Moroni