Una prima esecuzione mondiale del pianista comasco Christian Leotta. In tour sul Lario in due parti: 6 concerti nel 2024 e 6 concerti nel 2025 proporrà l’integrale delle 39 Sonate per pianoforte di Beethoven. Oltre alle “classiche” 32 Sonate, infatti interpreterà le 7 Sonate fuori catalogo (WoO) raramente eseguite in pubblico, eppure di notevole pregio e che contribuiscono a sottolineare la personalità beethoveniana. Da evidenziare che non esiste un’incisione discografica integrale delle 39 Sonate, neppure da parte di eccellenti e storici interpreti, quali Artur Schnabel, Wilhelm Backhaus, Wilhelm Kempff, Claudio Arrau, Alfred Brendel, Daniel Barenboim, Paul Badura-Skoda, Rudolf Buchbinder.
Christian Leotta, pianista comasco di fama internazionale, torna a proporre al pubblico lariano la sua maratona prediletta (oltre quattordici ore complessive di musica) dedicata alle Sonate per pianoforte di Beethoven, ciclo che ha presentato per la prima volta in Canada, a Montréal, nel 2002 eseguendolo a oggi per ben ventidue volte in quattro continenti con grandissimo successo di pubblico e di critica. Un evento straordinario, con una novità quest’anno destinata a fare epoca nella moderna musicologia beethoveniana.
Ludwig van Beethoven è una delle icone universali della musica. Sono oltre vent’anni che Leotta si cimenta con la quasi totalità della sua monumentale e sconfinata opera per tastiera. Mai però prima d’ora un pianista aveva avuto l’idea di eseguire un ciclo dedicato all’integrale delle Sonate per pianoforte di Beethoven che includesse sia le Sonate pubblicate con un numero d’opera, sia le Sonate pubblicate senza numero d’opera, sia le Sonate “postume”, sia le Sonatine. Il numero totale delle Sonate di Beethoven individuato da Leotta (e dall’estensore di queste note) sale così dalle tradizionali 32 a 39, di cui l’interprete propone anche una nuova catalogazione compilata seguendo il loro ordine cronologico di composizione. Il tutto in prima assoluta in un ciclo di 12 concerti, 6 nel 2024 e 6 nel 2025, che toccherà alcune località del territorio lariano a partire dal prossimo 2 luglio con il recital inaugurale nella Basilica di Sant’Abbondio a Como, nel quale verranno eseguite assieme alle celeberrime Sonate op. 53(“Waldstein”)e op. 106(“Hammerklavier”), anche due gioielli pressoché sconosciuti come le Sonate WoO 50 e WoO 51, catalogate da Leotta al n. 4 e al n. 14 della sua nuova integrale.
Assolutamente innovativo dal punto di vista musicologico, il progetto di Leotta è originale anche nella sua dimensione territoriale. Presenta infatti in numerose località composizioni universalmente celebri e simboli del genio beethoveniano abbinate a sue opere di rarissimo ascolto, rendendo così per la prima volta accessibile in forma completa uno dei corpus musicali più importanti e profondi di tutta la storia della musica.
I Comuni lariani che ospiteranno i primi 6 recital costituenti la “Parte I 2024” della tournée sono quelli di Argegno, Carate Urio, Como, Mariano Comense, Torno e Veleso. Un motivo in più per apprezzare un evento che sarà il fiore all’occhiello musicale del 2024 sul Lario. In ogni concerto della tournée (tutti a ingresso libero) verrà eseguita da Christian Leotta almeno una delle sette Sonatenon incluse nel tradizionale catalogo delle “32”.
La “Parte I 2024” è organizzata dall’Associazione Melos con il sostegno della BCC (Banca di Credito Cooperativo) di Cantù, il contributo di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, il contributo e la collaborazione dei Comuni (sopra citati) che ospiteranno i concerti.
Nell’ambito della presentazione del progetto, Christian Leotta ha sottolineato alcune peculiarità, ancora oggi in massima parte ignorate. “Durante gli ultimi anni della sua vita Beethoven cercò di redigere un catalogo completo delle sue opere. Purtroppo, nonostante il supporto dell’editore viennese Haslinger, tale progetto dovette essere accantonato a causa della morte del compositore. Si è così dovuto aspettare diversi decenni prima che la prima edizione completa delle opere beethoveniane fosse pubblicata dall’editore Breitkopf & Härtel, fra il 1862 e il 1865 (successivamente integrata nel 1888), edizione redatta secondo le conoscenze musicologiche dell’epoca”. Puntualizza Leotta: “Contrariamente a quanto si possa credere, è certo che non esistesse ai tempi del compositore alcun catalogo delle 32 Sonate. Complesso è il caso delle due Sonate WoO 50 e WoO 51, pubblicate postume rispettivamente nel 1950 dall’editore Henle e nel 1830 dall’editore Dunst, i cui manoscritti pervenutici non riportano alcun titolo che ne specifichi la forma, tuttavia perfettamente riconoscibili, in entrambi i casi, allo schema della Forma-Sonata. Tali opere sono state escluse, a mio avviso ingiustamente, soprattutto per quanto riguarda la magnifica Sonata WoO 51, persino dalle più recenti edizioni“complete” delle Sonate edite dalla Bärenreiter e dalla ABRSM, comprendenti oltre alle 32 solamente le tre Sonata WoO 47. Conclude Christian Leotta: “Questo ciclo integrale di tutte le 39 Sonate per pianoforte di Beethoven ha pertanto l’obiettivo sia di far ascoltare per la prima volta in una serie di concerti l’intera produzione di Beethoven per tastiera dedicata alla Forma-Sonata, sia di proporne una nuova catalogazione che ne rispetti l’ordine cronologico di composizione, restituendo un’immagine di Beethoven il più possibile completa nell’intento di rivelare aspetti sinora inediti della sua straordinaria e immensa personalità”.
Alberto Cima