Il Mondo dell’Opera, presentato da Hugh Canning. Storie e Arie dell’Opera. Con Carmen Giannattasio e Sir Bryn Terfel
Claudia Belluomini, soprano
Michelangelo Ferri, baritono
31 luglio, Sala del Consiglio – Comune di Lerici
Il “Lerici Music Festival”, di cui ci è già capitato di parlare da alcuni anni su MUSICA, soddisfa in pieno i due storici requisiti perché un Festival musicale abbia successo: si svolge in un luogo di rara bellezza, con la vista che spazia sul Golfo dei Poeti, tra la Toscana e la Liguria, e nello stesso tempo piuttosto isolato. In realtà non lo sarebbe di per sé, ma certo la Liguria, con le sue asprezze orografiche e le sue autostrade congestionate (senza parlare dei treni che le vicine Cinque Terre rendono simili a carri-bestiame…) inducono il turista che arrivi nella cittadina a non spostarsi più. E qui gli si offre una scelta di concerti e di appuntamenti sempre sfiziosi, organizzati da un manager culturale di lungo corso e indubbia qualità come Maurizio Roi e un direttore artistico ambizioso e capace come Gianluca Marcianò, creatore nel 2017 di questa rassegna.
L’edizione 2023 è dedicata alle donne in musica, cogliendo anche l’occasione di celebrare il centenario della nascita di Maria Callas: il tema è “Protagoniste”, e dal 21 luglio al 6 agosto costante è la presenza di artiste femminili, tra quelle che tornano spesso a Lerici (Costanza Principe, ad esempio) e interessanti debutti, come quello della giovane direttrice Glass Marcanò.
Ma con tutta probabilità l’evento più atteso è una selezione di Tosca, ovviamente in forma di concerto, che si terrà domani 3 agosto, con la presenza di un divo internazionale come Sir Bryn Terfel (che torna a Lerici per la seconda volta di fila) ed un’apprezzata cantante come Carmen Giannattasio, mentre Joseph Calleja ha dovuto dichiarare forfait per motivi di salute.
La sera del 31 agosto c’è stato una sorta di “antipasto”: nella sala consiliare del comune di Lerici, la Giannattasio e Terfel (molto casual, in maglietta e pantaloncini!), insieme al noto critico britannico Hugh Canning e all’esuberante Gianluca Marcianò, nelle triplici vesti di padrone di casa, traduttore e intrattenitore, hanno svolto una piacevole conversazione davanti a un folto pubblico, affrontando temi di indubbia attualità: il ruolo e il peso della critica musicale, la vita “dietro le quinte” degli artisti, il rapporto con i registi d’opera e la vexata quaestio degli allestimenti moderni o tradizionali. E, non sorprendentemente, le parole dei due artisti hanno rivelato lo stesso tipo di approccio che poi riversano nei loro personaggi sul palcoscenico.
Purtroppo, al contrario di quanto si pensava, non hanno cantato: lo hanno fatto, però, due giovani studenti del Conservatorio della Spezia (Claudia Belluomini, soprano e Michelangelo Ferri, baritono), impegnati in due pezzi solistici a testa e un duetto: la prima, nell’aria d’entrata dalla Lucia e in “Summertime” ha messo in mostra mezzi gradevoli, ma uno stile ancora da rivedere, mentre più perplessità mi ha suscitato l’organizzazione vocale del secondo, sia nell’Aria del catalogo dal Don Giovanni che in una rarissima melodia da camera di un certo Carlo Taddeucci, a fronte di doti naturali che si intuiscono generose. Ma naturalmente, applausi per tutti.
Nicola Cattò
Foto: Gabriella Alibani