A partire dall’inaugurazione di giovedì 5 ottobre l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia si prepara ad affrontare una nuova, intensa stagione con grandi interpreti e un programma che abbraccerà il meglio della produzione sinfonica e da camera
Cinquecento anni di storia, un’Orchestra più che centenaria, un Coro di ottantuno elementi che sarà protagonista di ben quindici produzioni; cinque orchestre giovanili, quattro cori di Voci Bianche, un Coro amatoriale composto da centoventi adulti, decine di nuovi progetti e un pieno di energia in serbo per il futuro. Una stagione che prevede ventotto concerti sinfonici, sedici da camera, tre importanti tournée internazionali, dagli Stati Uniti agli Emirati Arabi.
Con Sir Antonio Pappano i confini del repertorio sinfonico affrontato dall’Orchestra e dal Coro dell’Accademia di Santa Cecilia, diretto da Ciro Visco, si sono ampliati abbracciando un’offerta sempre più ricca, aperta anche a importanti produzioni del teatro musicale. Dopo Peter Grimes di Benjamin Britten (nel 2013) e il Fidelio di Beethoven dello scorso anno, la nuova stagione si aprirà con Re Ruggero di Karol Szymanowski, una conferma dell’interesse verso titoli non convenzionali del melodramma. L’opera di Szymanowski è un lavoro raffinato, introspettivo ed entusiasmante, incentrato sui tormenti interiori del Re normanno Ruggero II d’Altavilla. Parte integrante della scena saranno le proiezioni e le azioni in diretta con la narrazione musicale e il libretto: un progetto visivo affidato alla regia del duo artistico MASBEDO, costituito da Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni, concepito come parte integrante della scena, con le immagini che avranno il ruolo di restituire il vissuto psicologico dei protagonisti dell’opera.
Per la prima volta in stagione un’artista in residence, la violinista georgiana Lisa Batiashvili, la presenza di un grande tenore come Juan Diego Flórez, un omaggio a Bernstein a cento anni dalla nascita, a Debussy per il centenario dalla morte e a Rossini per i centocinquant’anni dalla scomparsa; tre produzioni del Direttore Ospite Principale Mikko Franck, grandi ritorni di importanti nomi come Valery Gergiev, Daniele Gatti, Manfred Honeck, Myung-Whun Chung, Gianandrea Noseda, Semyon Bychkov, Yuri Temirkanov e la prima volta sul podio ceciliano di Mirga Gražinytė -Tyla, attualmente unica donna a ricoprire un incarico di grande prestigio come la guida della City of Birmingham Symphony Orchestra. Grandi star del pianoforte: Maurizio Pollini, Martha Argerich, Lang Lang, Grigory Sokolov, Yuja Wang; un festival dedicato a Čajkovskij, prestigiosi ritorni come quello di Anne-Sophie Mutter e interessanti debutti come il soprano francese Sabine Devieilhe o il giovanissimo violoncellista Edgar Moreau.
I CONCERTI SINFONICI
Ribalta internazionale sempre più ambita, il podio dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia annovera tra i nomi che animano il fitto cartellone della prossima stagione, prestigiose presenze. Dal mese di ottobre e fino a giugno 2018, Antonio Pappano dirigerà undici concerti. Dopo l’inaugurazione si prosegue con la Sinfonia n. 6 di Mahler, autore che il Direttore Musicale incontrerà nuovamente nel mese di maggio con la direzione della Sinfonia n. 9, intenso canto d’amore per la Natura e la vita, che Mahler compose nei suoi ultimi anni. Nel primo dei quattro appuntamenti di dicembre, Pappano dirigerà Lisa Batiashvili, nel Concerto per violino di Čajkovskij.
Accanto a nomi autorevoli è consuetudine accogliere ogni anno debutti di giovani interpreti emergenti sulla ribalta internazionale, o artisti già affermati per la prima volta sul podio di Santa Cecilia. In ordine cronologico: esordio ceciliano in ottobre per Philippe Auguin attuale direttore della Washington National Opera, che alla guida dell’Orchestra Giovanile Italiana darà prova della sua versatilità con un programma che alterna l’Ouverture dei Maestri Cantori di Wagner, la Sinfonia n. 7 di Bruckner e il Concerto per violino di Erich Wolfgang Korngold – prolifico autore di colonne sonore hollywoodiane – interpretato da Michael Barenboim.
Dopo due anni di assenza, Vasily Petrenko – attuale Direttore principale della Royal Liverpool Orchestra e dal 2015 Direttore della European Union Youth Orchestra – dirigerà in novembre (2, 3 e 4) il Concerto per violoncello di Schumann interpretato da Mario Brunello. Il 9, 10 e 11 novembre ascolteremo la Sinfonia n. 5 di Beethoven diretta da Andrés Orozco-Estrada, mentre Mikko Franck – Direttore Ospite Principale per il prossimo triennio – incontrerà il pubblico (16, 17 e 18 novembre) con un programma ricco di suggestioni timbriche dirigendo Quadri di una esposizione di Mussorgsky, nella trascrizione per orchestra di Ravel, e sarà ‘padrino’ del debutto della violinista russa Alina Pokostkina nell’interpretazione del Concerto per violino n. 1 di Prokof’ev. Franck salirà nuovamente sul podio nel mese di marzo (26, 28 e 30), quando verrà eseguito in forma di concerto L’Olandese volante – quarta opera di Richard Wagner – che continua la tradizione delle opere wagneriane a Santa Cecilia. I cento anni dalla morte offriranno l’opportunità di ricordare in più occasioni Claude Debussy: la prima in ordine di tempo sarà nel concerto diretto da Stéphane Denève (24, 25 e 26 novembre), nel corso di un programma interamente dedicato ad autori francesi (Saint-Saëns e Ravel) durante il quale il pianista Jean–Yves Thibaudet eseguirà Trois Nocturnes di Debussy. Il mese si chiude con un nome eccellente, quello di Semyon Bychkov che insieme al soprano Evelina Dobračeva, al tenore Sergey Radchenko e al basso Dimitry Ivashenko interpreteranno Le Campane di Rachmaninoff, tratto da versi di Edgar Allan Poe, scritti più di sessanta anni prima che il compositore li mettesse in musica.
L’effervescenza della musica di Bizet – con la Sinfonia in do e una selezione dalla celeberrima Carmen – precederà uno spettacolare recital fuori abbonamento dedicato al grande tenore Juan Diego Flórez e un Grand Gala con il quale Pappano saluterà il pubblico prima della pausa natalizia.
Il nuovo anno (4, 5, 6, 7 gennaio) si apre con la replica a grande richiesta, visto il successo dello scorso anno, del classico disneyano FANTASIA accompagnato dalla musica dal vivo dell’Orchestra diretta da Carlo Rizzari. A seguire doppio appuntamento con un esperto conoscitore della tradizione russa come Valery Gergiev con un vero e proprio Festival Čajkovskij, che dopo un concerto con l’Orchestra e il Coro di Santa Cecilia (11, 12 e 13 gennaio) proseguirà con i complessi del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo nell’integrale delle Sei Sinfonie del compositore russo (14, 15 e 16 gennaio). Da non perdere il ritorno, dopo venticinque anni di assenza dalle stagioni ceciliane (18, 19 e 20 gennaio) di Anne-Sophie Mutter, che diretta da Antonio Pappano interpreterà il Concerto per violino di Beethoven, prima del lungo tour in Germania con l’Orchestra.
Nel mese di febbraio (1, 2, 3), continua l’ esplorazione delle Sinfonie di Schumann da parte di Daniele Gatti (Sinfonia n. 2 e n. 4), mentre Manfred Honeck, interprete di riferimento del repertorio tedesco, guiderà l’Orchestra nella Sinfonia n. 35 di Mozart e nella Sinfonia n. 6 “Pastorale” di Beethoven (8, 9 e 10). Le celebrazioni in atto in tutto il mondo per la ricorrenza del centenario della nascita, saranno occasione (15, 16, 17 e 22, 23, 24 febbraio) per rendere un omaggio a Leonard Bernstein, direttore d’orchestra, compositore, divulgatore e una delle figure di spicco della vita musicale americana sin dagli anni Cinquanta. Presidente Onorario dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia dal 1983 fino alla scomparsa nel 1990, Bernstein verrà ricordato tra l’altro con le Tre Sinfonie che coprono un arco temporale di due decenni a partire dal 1943. Solista in Prelude, Fugue and Riffs sarà il Primo Clarinetto dell’Orchestra di Santa Cecilia Alessandro Carbonare, mentre la parte pianistica della Sinfonia n.2 sarà affidata a Beatrice Rana e il soprano Nadine Sierra sarà voce narrante nella Sinfonia n.3 “Kaddish”. I concerti del Festival Bernstein saranno registrati per una produzione discografica Warner Classics.
Ritorno in marzo (1, 2 e 3), dopo due anni di assenza, di Gianandrea Noseda alla direzione del Concerto Gregoriano per violino e orchestra di Respighi, ispirato da suggestioni melodiche medievali, che vedrà come solista Sayaka Shoji – prima violinista giapponese insignita del Premio Paganini – nuovamente nella stagione ceciliana dopo una lunga assenza. Il mese si chiude con L’Olandese volante di Wagner, diretto da Mikko Franck (26, 28 e 30).
Il Direttore Onorario Yuri Temirkanov sarà alla guida dell’Orchestra di Santa Cecilia nelle prime due settimane di aprile e il primo appuntamento (6, 7 e 8) vedrà la partecipazione del Coro dell’Accademia nel Te Deum di Verdi in un concerto che celebrerà anche la grande tradizione sinfonica con la Sinfonia n. 44 di Haydn e la Sinfonia n. 5 di Šostakovič. Tutto russo, invece il programma del secondo concerto (12, 13 e 14 aprile) con un solista giovane ma ormai molto affermato come Nikolay Luganski impegnato nella celebre Rapsodia su un tema di Paganini di Rachmaninoff.
Il 19, 20 e 21 aprile, dopo due anni di assenza, Nicola Luisotti dirigerà un programma in cui sarà possibile apprezzare le due anime – quella sinfonica e quella operistica – di questo stimato musicista italiano, attuale Direttore Musicale della San Francisco Opera, che a Roma interpreterà la Sinfonia n. 8 di Beethoven, la Sinfonia n. 7 di Prokof’ev e accompagnerà nel suo debutto romano il soprano Sabine Devieilhe – nuova stella della lirica francese – che canterà alcune delle più belle Arie da concerto di Mozart. In occasione dei 150 anni dalla morte di Gioachino Rossini, sempre in aprile, Myung –Whun Chung dirigerà lo Stabat Mater con il Coro di Santa Cecilia e un cast tutto italiano che vede la presenza di Eleonora Buratto, Veronica Simeoni, Paolo Fanale e Roberto Tagliavini.
Attesa per il debutto di una giovane donna per la prima volta alla guida dell’Orchestra di Santa Cecilia: la lituana Mirga Gražinytė-Tyla (4, 5 e 6 maggio) da poco più di un anno alla guida della City of Birmingham Symphony Orchestra – ruolo ricoperto in precedenza da Andris Nelsons, Sakari Oramo e Sir Simon Rattle – apprezzata dalla critica per “la forza, l’energia e il dinamismo della gioventù, unito a una tecnica e maturità che supera i suoi anni”. Il 17, 18 e 19 maggio, il direttore slovacco Juraj Valčuha dirigerà Carlo Maria Parazzoli (Primo Violino dell’Orchestra ceciliana), Gabriele Geminiani (Primo Violoncello dell’Orchestra) e il pianista Enrico Pace nel Triplo Concerto di Beethoven. Prima ceciliana anche per il giovanissimo violoncellista francese Edgar Moreau, considerato una rivelazione, vincitore a 15 anni del premio ‘giovane solista’ al concorso Rostropovich, che interpreterà per il pubblico romano il Concerto per violoncello di Dvořák (24, 25 e 26 maggio), una delle pagine più intense del repertorio del compositore boemo, sotto la direzione di Jakub Hrůša, Direttore dei Bamberger Symphoniker e ospite di Santa Cecilia nella scorsa stagione, di recente nominato Direttore ospite della Philharmonia di Londra.
L’ultimo appuntamento con Pappano sarà il 7, 8 e 9 giugno con il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Chopin, uno dei cavalli di battaglia del giovane pianista polacco Jan Lisiecki, mentre la stagione terminerà con un interessante debutto, il 14, 15 e 16 giugno: quello del polacco Krzysztof Urbański attuale Direttore Musicale della Indianapolis Symphony Orchestra. Insignito – primo direttore – nel 2015 del Premio Leonard Bernstein, importante riconoscimento a sostegno dei talenti musicali emergenti, Urbański dirigerà l’Orchestra di Santa Cecilia ne Les cités de Lovercraft, prima esecuzione italiana di un’opera di Guillaume Connesson, uno dei compositori francesi attualmente più eseguiti e amati e in un classico senza tempo, i Carmina Burana di Carl Orff con protagonisti due artisti del Coro di Santa Cecilia Chiara Chizzoni e Marco Santarelli.
Come di consueto Rai Cultura segue la stagione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia riprendendo e trasmettendo su Rai5 otto concerti nel corso dell’anno. Anche Radio3 Rai seguirà la Stagioni di Santa Cecilia con ulteriori 8 concerti in diretta.
LE STELLE DELLA CAMERA
Si inaugura l’8 ottobre la Stagione di Musica da Camera dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con la Kammerorchester Basel diretta da Giovanni Antonini che presenta un nuovo appuntamento del progetto Haydn 2032, iniziato nella scorsa stagione e che prevede l’esecuzione integrale delle 104 Sinfonie di Haydn con strumenti originali entro il 2032, ricorrenza dei trecento anni dalla nascita del compositore. Per i due appuntamenti di stagione il direttore milanese ha scelto di dirigere le Sinfonie n. 9, 67 e 65 (8 ottobre) e le Sinfonie n. 28, 58 e 63 (23 maggio) composte tra il 1762 e il 1778 presso la corte degli Esterházy dove Haydn prestò servizio per quasi trent’anni.
Come da tradizione, la ribalta ceciliana ospiterà i grandi nomi della tastiera e, a proposito di pianisti eccellenti, primo in ordine cronologico sarà il pluripremiato pianista polacco Rafał Blechacz (20 novembre). Da segnalare i grandi ritorni di Maurizio Pollini (4 dicembre), dopo tre anni di assenza dal Parco della Musica, e del pianista canadese Louis Lortie nell’integrale degli Studi di Chopin (5 febbraio). Attesi i recital di Grygory Sokolov (il 14 marzo) e di Lang Lang (23 marzo) e la strepitosa chiusura di stagione, il 28 maggio, con Yuja Wang protagonista della tournée europea appena conclusa.
Il 13 dicembre festeggiamenti in musica per i cinquant’anni di attività dei King’s Singers, il noto gruppo vocale tutto maschile, fondato nel 1967 da studenti del King’s College di Cambridge, con un concerto dedicato al Natale dal titolo Christmas Gold e saluti prima della pausa per le festività (18 dicembre) con un duo d’eccezione, costituito da Yuja Wang e Leonidas Kavakos interpreti di un programma in grado di evidenziare il loro talento prorompente e che spazierà dalla Fantasia in do maggiore di Schubert alla Sonata per violino e pianoforte in sol minore di Debussy, passando attraverso l’energia di Bartók del quale il duo interpreterà la Sonata n. 1 in do diesi minore op. 21.
Il mese di gennaio si aprirà con un concerto del Coro della Cappella Sistina diretto da Massimo Palombella (10 gennaio), che eseguirà brani dei più importanti compositori del Cinquecento, come Palestrina, Orlando di Lasso, Gregorio Allegri e Felice Anerio. Il 17 gennaio Roberto Gonzalez-Monjas – Primo Violino dell’Orchestra di Santa Cecilia, accompagnato al pianoforte da Alexander Lonquich – terrà un recital in cui sarà possibile ascoltare il suono del violino Stradivari ‘Toscano’, parte della collezione dell’Accademia. Il mese si chiude con un concerto nel quale il virtuoso pisano Maurizio Baglini, con il Coro dell’Accademia, eseguirà al pianoforte la Nona Sinfonia di Beethoven nella pirotecnica trascrizione di Liszt.
Un altro concerto da non perdere a febbraio, il 12, con Martha Argerich, Janine Jansen e Misha Maisky, fantastici solisti eccezionalmente insieme nell’interpretazione del Trio n. 2 di Šostakovič e il Trio op. 50 di Čajkovskij.
Diversi gli appuntamenti che offriranno l‘occasione di conoscere meglio le formazioni cameristiche ceciliane, come il concerto del 21 febbraio in cui il Sestetto Stradivari eseguirà Verklärte Nacht di Schönberg o il concerto del 21 aprile interamente dedicato a Vivaldi diretto da Federico Maria Sardelli alla guida dell’Accademia Barocca di Santa Cecilia, o infine, il concerto del 18 aprile degli Archi di Santa Cecilia diretti da Luigi Piovano che segnerà il debutto della pianista americana Ingrid Jacoby in un programma interamente mozartiano.
Anche il concerto del 9 maggio di Lisa Batiashvili – artista in residence – e dell’oboista François Leleux (al debutto ceciliano) vedrà la presenza di Professori dell’Orchestra insieme nell’Ensemble dell’Accademia di Santa Cecilia con un programma che spazia da capolavori barocchi come il Concerto per violino e oboe BWV 1060 di J. S. Bach ai Due pezzi per ottetto op. 11 composti da un giovanissimo Šostakovič nel 1924.