“Benedetto Ferrari e il suo tempo” soprano Giulia Lepore contralto Cristina D’Alessandro tiorbe Ugo Di Giovanni, Pierluigi Ciapparelli cembalo Luigi Trivisano flauto dritto Domenico Passarelli direzione musicale Antonio Florio direzione musicologica Dinko Fabris
Napoli, Villa Pignatelli, 10 luglio 2020
La rassegna musicale di Villa Pignatelli a Napoli ha dedicato alla musica barocca un concerto di grande raffinatezza e rigore esecutivo, nell’ambito delle attività dello “Scarlattilab barocco”, un contenitore diretto da Antonio Florio e Dinko Fabris, che raccoglie le iniziative che l’Associazione Scarlatti, diretta da Tommaso Rossi, dedica ai giovani cantanti, compositori e strumentisti dei Conservatori del Sud che iniziano la carriera professionale. Lo “Scarlattilab” è stato creato nel 2011 come punto di incontro tra la sperimentazione didattica e l’attività concertistica, in cui studenti dei Conservatori sono impegnati accanto ai loro maestri ed a musicisti professionisti in masterclass finalizzati alla realizzazione di una performance.
“Benedetto Ferrari e il suo tempo” era il tema di questo concerto, che ruotava intorno alla figura di un compositore che ha attraversato da protagonista varie fasi del Seicento musicale italiano, e la cui stella fu poi offuscata dalla fama di Monteverdi e Cavalli. Il programma prevedeva, oltre che arie di Ferrari (tra cui il celeberrimo duetto “Pur ti miro” da L’incoronazione di Poppea di Monteverdi), brani vocali e strumentali di Giovanni Paolo Cima, Sigismondo D’India, Francesco Cavalli, Giovanni Battista Riccio, Marco Uccellini e Giovanni Felice Sances.
Protagoniste del concerto, il soprano Giulia Lepore e il contralto Cristina D’Alessandro, che hanno dato prova di un notevole affiatamento e di grande maturità tecnica ed espressiva nell’esecuzione delle arie. Ad accompagnarle, oltre che ad eseguire i brani strumentali, c’era un ensemble di strumenti d’epoca, composto dagli esperti Ugo Di Giovanni e Pierluigi Ciapparelli alle tiorbe e Luigi Trivisano al cembalo e dal giovane, talentuoso solista Domenico Passarelli al flauto dritto.
Lorenzo Fiorito