Si è conclusa a Roma all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia la semifinale della prima edizione del Premio Internazionale Antonio Mormone – PIAM, insignito della Medaglia di Rappresentanza della Presidenza del Senato, per una sfilata internazionale dei migliori giovani talenti del pianoforte, vera finestra sul futuro del concertismo mondiale
Dopo il ritorno in attività dei giovani pianisti da tutto il mondo a Milano, PIAM ha chiuso ieri la sua tappa romana con una maratona pianistica ospitata dall’Accademia – partner del progetto – per le semifinali, in attesa dei concerti dei tre finalisti oggi annunciati dal Presidente Onorario Evgenj Kissin, cioè la cinese Ying Li, il polacco Piotr Pawlak e la coreana Su Yeon Kim, previsti il 17 e 18 giugno a Trieste per La Società dei Concerti triestina, altro partner di PIAM, e delle finali al Conservatorio Giuseppe Verdi e al Teatro alla Scala di Milano il 7 e 11 luglio.
I tre finalisti
Ying Li – Cina (1997) W. A. Mozart Sonata in si bemolle maggiore K 333, B. Bartok Sonata Sz80
Su Yeon Kim – Corea (1994) M. Ravel da Gaspard de la nuit: “Ondine”, L. van Beethoven Sonata n. 21 in do maggiore Op. 53 “Waldstein”
Piotr Pawlak – Polonia (1998) F. Chopin Ballata n. 4 in fa minore op 52, L. Godowsky Passacaglia in si minore
IL PIAM
Nato dal desiderio di omaggiare la vocazione di talent scout per il futuro dell’arte di Antonio Mormone, fondatore de La Società dei Concerti di Milano, la prima edizione dell’omonimo Premio Internazionale è diventata, nella sua complessa storia di sopravvivenza alla pandemia, epitome del destino dei giovani talenti, i più penalizzati dal fermo artistico ma al contempo i primi a cui deve andare la preoccupazione di tutela e sostegno di istituzioni e operatori culturali per costruire un futuro solido delle arti performate a favore della società civile.
In prima fila in questa battaglia di civiltà, in collaborazione con il Conservatorio G.Verdi, Teatro alla Scala e Accademia Nazionale di Santa Cecilia, nonché il Patrocinio del Ministero della Cultura, Comune di Milano, il contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, Enrica Ciccarelli Mormone, Presidente de La Società dei Concerti, pianista e moglie del fondatore, che ideando questo premio veramente internazionale, non aveva certo potuto immaginare quanto sarebbe stato essenziale nella ripresa post pandemica per i 10 semifinalisti tra i 18 e i 27 anni, già emersi in competizioni come Rubinstein, Venezia, Chopin, Queen Elisabeth, Cleveland e selezionati in collaborazione con istituzioni formative quali Juilliard School di New York, Curtis Institute di Philhadelphia, Moscow Central Conservatory, Royal College of Music di Londra, Accademia Internazionale di Imola, Accademia di Santa Cecilia di Roma, Conservatoire Superieur di Parigi, Hochschule für Musik di Hannover, Mozarteum University di Salisburgo, Università di Vienna.
Dieci giovani eccellenze del pianismo mondiale, selezionati su centinaia di candidati da tutto il mondo – 16 diversi paesi fra cui Cina, Corea del Sud, UK, USA, Austria e Polonia, 20 dall’Italia – che potranno finalmente tornare davanti al pubblico dal vivo dal 23 maggio in ripetuti concerti distribuiti su tutto il tessuto urbano milanese e non solo, dal Conservatorio fino al Mare Culturale Urbano e Nuovo Teatro Ariberto a Milano, poi ancora Vercelli, Chiasso, Cernobbio e Cerro Maggiore in un percorso virtuoso di ripresa dello spirito concertistico dopo i lunghi mesi di studio in solitudine.
Quindi sotto la supervisione della star Evgenj Kissin, Presidente Onorario del Premio, l’unico cui Kissin abbia aderito nella sua carriera, il cammino del PIAM si sposterà in una maratona pianistica di due giorni, il 14 e 15 giugno, ospitata dal Parco della Musica di Roma sotto l’egida dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia al termine della quale Kissin stesso annuncerà i tre finalisti insieme al consigliere artistico M° Nazzareno Carusi e al comitato d’onore del Premio guidato dal Presidente Dottor Gianni Letta. I tre finalisti saranno quindi i protagonisti assoluti dell’ultima settimana concertistica a Milano, in Scala e Conservatorio, per le tappe finali e la proclamazione del vincitore da 7 al 11 luglio.
Nato con scadenza quadriennale, il Premio Internazionale Antonio Mormone verrà dedicato ad edizioni alterne al pianoforte ed al violino e rappresenta per i giovani un concreto supporto per entrare subito nel mondo della professione, grazie alla collaborazione discografica con Universal, al contratto con l’agenzia Lorenzo Baldrighi Artists Management e al supporto di istituzioni musicali quali Musica Insieme di Bologna, Amici della Musica di Firenze, Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, Camerata Ducale Vercelli, Teatro Comunale di Carpi, Società “Primo Riccitelli” di Teramo, Festival Le Classiche Forme, Stuttgarter Philharmoniker, Nürnberger Symphoniker, StaatsPhilharmonie Rheinland Pfalz, Württembergische Philharmonie Reutlingen, NWD Philharmonie, Festival Sant Pere de Rodes, Hammerkalvier International Piano Series, Besalù Festival, Buffalo Philharmonic, Virginia Symphony Orchestra, Tongyeong International Music Festival, Polish National Radio Symphony Orchestra Katowice, Konzerthaus Berlin Bechstein Seires.
Per il pubblico italiano sarà invece una preziosa occasione per tornare alla musica dal vivo, godendosi uno spaccato unico sul futuro del pianismo mondiale e nella consapevolezza di sostenere i giovani talenti in un momento così delicato per il loro ritorno all’arte, alla vita, al lavoro e in definitiva alla speranza.
LA GIURIA
Fanno parte della giuria nella prima fase di selezione Nareh Arghamanyan, Enrica Ciccarelli, Matthieu Mantanus. La seconda fase di selezione a Milano si è svolta sotto l’egida di Bruno Canino, Enrica Ciccarelli, Cristina Frosini, Matthieu Mantanus e Etienne Reymond.
La giuria itinerante è costituita da concertisti di fama tra i quali Beatrice Rana, Natalia Troull, Aleksandar Madzar, Mariangela Vacatello, Oleg Marshev, Ingolf Wunder, JoAnn Falletta, Carlo Guaitoli, Jinyoung Kim, Jeffrey Swann, Vsevolod Dvorkin, PierCarlo Orizio, Daniela Musca, Narah Chang, Gloria Campaner, Florian Riem, Ramin Bahrami, Kim JinYeoung, Vovka Ashkenazy, Antonio Ballista, Alexander Romanovsky, Lilya Zilberstein.
La giuria della fase finale, con il presidente onorario Evgeny Kissin è composta da Bruno Canino, Nazzareno Carusi, Enrica Ciccarelli, Ivan Fedele, Cristina Frosini, Olga Kern, Aleksandar Madzar, Dominique Meyer Etienne Reymond, Michael Stille, Alexei Volodin, Ingolf Wunder.
I PREMI
Il vincitore, proclamato al termine del concerto, riceverà un premio di € 30.000. Al vincitore saranno inoltre offerte: una registrazione discografica per l’etichetta Universal; un anno di assistenza artistica dell’agenzia Lorenzo Baldrighi Artists Management, Ingaggi internazionali per concerti in Italia e all’estero. Tra le tante istituzioni che hanno aderito al progetto ci sono Musica Insieme di Bologna, Amici della Musica di Firenze, Filarmonica Romana, Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, Camerata Ducale Vercelli, Teatro Comunale di Carpi, Festival Le Classiche Forme, Stuttgarter Philharmoniker, Nürnberger Symphoniker, StaatsPhilharmonie Rheinland Pfalz, Württembergische Philharmonie Reutlingen, NWD Philharmonie, Festival Sant Pere de Rodes, Hammerkalvier International Piano Series, Besalù Festival, Buffalo Philharmonic, Virginia Symphony Orchestra, Tongyeong International Music Festival, Polish National Radio Symphony Orchestra Katowice, Konzerthaus Berlin Bechstein Seires e molte altre.
È inoltre previsto un Premio di € 5.000 per ognuno dei due finalisti non premiati e il Premio del Club degli Amici del Premio Internazionale Antonio Mormone di € 1.000 offerto al candidato che ha ricevuto il maggior numero di preferenze da parte dei membri del Club.