Il Maggio continua la sua programmazione mettendo in scena il 30 novembre Otello, di Giuseppe Verdi, attesissimo titolo della stagione del Maggio Musicale nel nuovo allestimento con direzione di Zubin Mehta ela regia di Valerio Binasco. L’opera sarà trasmessa da Rai Cultura sul canale Rai5 il 30 novembre alle ore 21:15. In locandina un cast di primissimo ordine con gl’importanti e attesi debutti nei ruoli di Fabio Sartori come Otello e Marina Rebeka come Desdemona. Si tratta quasi di un debutto, comunque nel ruolo in scena, anche per Luca Salsi che al Maggio sarà Jago, ruolo che ha interpretato solo in forma di concerto diretto proprio da Zubin Mehta a Berlino nell’aprile del 2019. Le scene sono di Guido Fiorato, i costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Pasquale Mari. Nel cast anche: Riccardo Della Sciucca (Cassio), Caterina Piva (Emilia), Alessio Cacciamani (Lodovico), Francesco Pittari (Roderigo), Francesco Milanese (Montano) e Francesco Samuele Venuti (Un araldo). Il coro e il coro di voci bianche sono diretti da Lorenzo Fratini. La regia televisiva è di Claudia De Toma.
“Questo Otello rappresenta la nostra “prima” autunnale. – ha detto il sovrintendente Alexander Pereira – Era previsto nel Festival nello scorso mese di maggio e siamo riusciti a riprogrammarlo e a metterlo in scena proprio in questo momento e sono molto felice che Rai Cultura, tramite il canale Rai5, ci abbia dato la possibilità di trasmettere live la recita del 30 novembre con tutti questi grandi meravigliosi artisti a cominciare dal maestro Zubin Mehta con Fabio Sartori, Marina Rebeka, Luca Salsi, Riccardo della Sciucca, Caterina Piva, Alessio Cacciamani, Francesco Pittari, Francesco Milanese e Samuele Venuti. Valerio Binasco sta facendo uno splendido lavoro con Guido Fiorato e Gianluca Falaschi e Pasquale Mari. Una delle sfide più grandi in questo momento – continua il sovrintendente – è dare la sicurezza a tutti i collaboratori del teatro; da settembre abbiamo testato tutti periodicamente e continuiamo a farlo. Così abbiamo potuto assicurare il Coro e l’Orchestra che hanno potuto lavorare in sicurezza e tranquillità. Ci tengo a ringraziare per il supporto anche Philippe Foriel-Destezet che ha sostenuto questa nostra produzione”.
“Ho diretto molti Otello nella mia vita, a New York, a Londra, a Berlino – ha detto il maestro Zubin Mehta – questa è una delle produzioni più belle e con maggior sostanza grazie a un regista che conosce benissimo il senso di questa tragedia lirica tra tutte e inoltre qui al Maggio abbiamo un cast ideale. L’Orchestra e il coro suonano e cantano protetti da schermi e mascherine ma il suono non ne risente. Io sono felice per quello che stiamo facendo con la collaborazione di tutti in questo periodo difficile”.
Ha detto il regista Valerio Binasco: “Sono entusiasta per quello che stiamo facendo qui al Maggio, e sono onorato di far parte di questa impresa artistica e considero questa una delle esperienze più forti e profonde della mia vita anche perché viene realizzata in questo periodo in cui “fare” le cose sembra impossibile. Siamo tutti consapevoli della situazione incredibilmente complessa e tragica attorno a noi e nonostante tutto ci siamo riuniti in un teatro per cantare; vorrei infatti dedicare questa nostra impresa al personaggio di Desdemona che quando è presa dal momento più altro della sua tragedia personale si ricorda di una di una vecchia canzoncina il cui ritornello è “cantiamo, cantiamo,..” quello che stiamo facendo è l’affermazione importante di quello che l’arte e la poesia possono dare al mondo. A proposito dello spettacolo e del progetto registico devo dire che mi sono concentrato sul dramma familiare tra Otello e Desdemona; è un dramma d’amore straziante che avviene in una zona di guerra. C’è un continuo oscillare tra una grande storia: Venezia, Cipro, Otello come archetipo e poi quella più piccola di un marito e di una moglie i quali entrambi soffrono di uno dei mali più strani e atroci che possono colpire una coppia “il troppo amore”, l’amore sbagliato, vittime del peggior demone che esista che è proprio l’amore. Otello è un uomo che sa vincere le guerre ma non sa vincere la forza dell’amore tra le mura domestiche”.
A interpretare il ruolo di Otello, è il tenore Fabio Sartori: un grande atteso debutto e che ha visto l’artista, durante le recite del Nabucco, lavorare a lungo, confrontarsi e ricevere i consigli da Plácido Domingo. Insieme a lui, al debutto come Desdemona, il famosissimo soprano Marina Rebeka ospite sui più importanti palcoscenici internazionali, per la prima volta a Firenze. E, nel ruolo del perfido Jago, il baritono Luca Salsi che non ha mai interpretato il personaggio verdiano in forma scenica.
“Debuttare Otello per un tenore è davvero una grande sfida” – ha detto Fabio Sartori – “Ci ho pensato molto prima di accettare. Ma la fortuna di debuttare un ruolo così complesso con il maestro Mehta è come un enorme regalo per me. A ottobre durante le recite di Nabucco inoltre ho avuto la fortuna di lavorare frequentemente con Plácido Domingo sul ruolo. È stato utilissimo per la mia preparazione e anche emozionante sentire la passione che, un grande artista come lui, mette in questo ruolo. Plácido è un collega veramente generoso. Devo dire che mi sono reso conto ancora di più di quanto straordinario sia questa parte. Spero proprio di riuscire a interpretare bene Otello. Vorrei dedicare questo mio debutto – ha continuato Sartori – a uno straordinario interprete di Otello che tra l’altro è proprio fiorentino: il grande Mario del Monaco. Credo che abbia cantato poche recite di Otello qui a Firenze ma il suo nome non può non essere ricordato quando si parla di questa opera e comunque per me che sono di Treviso è fondamentale ricordarlo.”
“Voglio ringraziare tutti per il magnifico lavoro. Lavorando a Desdemona insieme a Fabio Sartori, il regista Binasco e al Maestro Zubin Mehta – ha detto il soprano Marina Rebeka – abbiamo trovato molte sfumature: è una donna incredibilmente dolce e forte allo stesso tempo perché non solo dà molte prove d’amore a suo marito ma, addirittura, preferisce morire dalle sue mani piuttosto che non vivere senza di lui. Mettere in scena Otello è sempre un’impresa e, in tempi come questi, lo è ancora di più, quindi spero che grazie alla trasmissione televisiva lo vedranno in molti e che, una volta finita tutta questa situazione, il pubblico tornerà a Teatro senza paura.”
“Sono stato molto contento che Alexander Pereira e il maestro Mehta mi abbiano chiamato per partecipare a questo progetto” ha detto il baritono Luca Salsi – “tornare a cantare Otello con il maestro Zubin Mehta è un’emozione incredibile, anche perché sono un suo fan storico, nonché un grande onore fare parte di un cast meraviglioso: abbiamo un grande Otello, una bravissima Desdemona e tanti splendidi cantanti negli altri ruoli. Per quanto riguarda il mio ruolo, con Valerio Binasco abbiamo lavorato molto sul costruire prima il personaggio per poi con la voce creare uno Jago il più convincente possibile sul palcoscenico.
L’Otello, insieme alla successiva opera Falstaff, le ultime due del Compositore, segna un nuovo inizio, seppur breve, nel solco compositivo di Giuseppe Verdi. Grazie all’incontro con il librettista Arrigo Boito, alla loro immediata intesa per i testi di Shakespeare e all’immenso lavoro sul libretto, il compositore di Busseto cambia il suo modo di comporre abbandonando la sicurezza dei numeri chiusi nell’opera per un flusso melodico mobile e continuo proteso verso le innovazioni di Wagner e comunque legato alla tradizione teatrale italiana. Con Otello, uno dei suoi maggiori capolavori, Verdi raggiunge così il punto più alto della sua eccezionale parabola creativa.
Foto: Michele Monasta