La settima edizione di “Trame sonore”, il Mantova Chamber Music Festival, si aprirà mercoledì 29 maggio, per chiudersi solo nella tarda sera di domenica 2 giugno. Organizzato da Oficina OCM, in partenariato con la Direzione del Complesso Museale Palazzo Ducale Mantova e con il Comune di Mantova, “Trame Sonore 2019”, pur rinnovandosi, resta fedele alle tematiche e alle modalità divulgative, che da sempre la caratterizzano e che le sono valse un rapidissimo inserimento tra le manifestazioni di richiamo internazionale.
“Trame sonore” è un unicum nel panorama internazionale: non è un festival tradizionalmente inteso, è un enorme contenitore di idee e sperimentazioni musicali che prende vita in una città ideale, è un momento di confronto e condivisione tra musicisti e operatori del settore, è il contributo di Oficina OCM alla ricerca di una strada per il futuro della musica d’arte.
Tra i principali filoni caratterizzanti l’edizione 2019 si segnalano in particolare: l’ampliarsi dei percorsi turistico-musicali in una Mantova segreta (“Hausmusik”), l’aprirsi di una finestra d’attenzione sulla vocalità nella musica da camera, in primis attraverso una masterclass affidata al
soprano Barbara Frittoli; focus dedicati a Clara Wieck Schumann e a Leopold Mozart, di cui ricorrono importanti anniversari; la riconferma e l’ampliamento del palcoscenico per i cameristi di domani per tramite dello Youth Chamber Music Contest & Meeting e tutta una fitta serie di proposte che vedono i giovani protagonisti in scena e/o destinatari privilegiati.
Alfred Brendel, icona del pianismo e intellettuale a tutto tondo, si riconferma Guest of Honor, e sarà protagonista di una lezione-concerto, mentre Alexander Lonquich resta l’imprescindibile Artist in Residence, la cui progettualità andrà a delinearsi, tra concerti e laboratori, lungo le 5 giornate di festival. L’edizione 2019 annuncia al loro fianco 300 artisti internazionali che daranno vita a 200 concerti, dal primo mattino a notte fonda, nei principali luoghi d’arte di Mantova.
Tra i nomi più prestigiosi attesi, oltre a Alfred Brendel e Alexander Lonquich: Giovanni Sollima, Herbert Schuch, Nurit Stark, Barbara Frittoli, Quartetto Zaide, Gemma Bertagnolli, Alexey Stadler, Jennifer Stumm, Dudok Kwartet Amsterdam, Gabriele Carcano, Vladimir Mendelssohn, Vashti Hunter, Giovanni Gnocchi e i violoncelli del Mozarteum, Pacific Quartet, Maurizio Baglini, Ensemble Zefiro, Danusha Waskiewicz, Theresia, Trio Boccherini, Roberto Prosseda, Liza Ferschtman, Alessandro Stella. L’Orchestra da Camera di Mantova concorrerà al cartellone con 5 concerti, distribuiti uno per ogni serata di festival.
A Palazzo Ducale, Teatro Bibiena, Palazzo Te, Rotonda di San Lorenzo, Palazzo D’Arco, Basilica di Santa Barbara, Palazzo Castigliani, piazza Alberti, piazza Erbe (dove avrà sede la biglietteria bookshop del Festival), Galleria Corraini, Centro culturale “Baratta” e una fitta rete di salotti e cortili di case private da scoprire grazie a mirati percorsi di visita e ascolto quali luoghi del Festival si aggiungeranno quest’anno il ritrovato (dopo i restauri) Palazzo della Ragione, in concomitanza e sinergia con la mostra “Braque vis-à-vis”.
Pur rinnovandosi, il Festival riconferma il format, che nei primi anni gli ha consentito di imporsi come una delle iniziative più originali e mediaticamente attraenti, e che gli è valso l’inclusione, benché giovanissimo, nella ristretta lista delle attività culturali a cui il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali riconosce i benefici fiscali previsti dalla legge “Art Bonus” (per i dettagli: artbonus.gov.it).
Per informazioni più dettagliate, e per conoscere tutti si rimanda al sito www.mantovachamber.com.