È dedicato a Mario Bortolotto, uno dei rappresentanti maggiormente significativi della musicologia italiana ed europea del secondo dopoguerra, il nuovo progetto-omaggio “Figure oltre il presente” che il Teatro Verdi di Pordenone propone con l’Università̀ degli Studi di Udine tra mercoledì 11 e venerdì 12 novembre. Questa prima edizione di un percorso pluriennale dedicato alla divulgazione culturale della musica d’arte non poteva che partire dal cittadino pordenonese più̀ rappresentativo nell’ambito della diffusione e valorizzazione della musica colta. Alcune delle pubblicazioni di Mario Bortolotto (Pordenone, 1927 – Roma, 2017) – basti pensare ai testi dedicati al Lied romantico, alla musica francese di fine Ottocento, al teatro d’opera, alle avanguardie oppure a Richard Strauss -, sono divenuti dei veri e propri punti di riferimento per gli studi di settore andando incontro a numerose ristampe. Il Teatro Verdi ha voluto riunire a Pordenone per questo omaggio alcuni tra i maggiori musicologi del panorama nazionale e internazionale, docenti, storici della musica, giornalisti, critici e musicisti per attualizzare la rilevanza di un personaggio straordinario, riconoscendogli l’attenzione che merita nella propria città di origine.
Un percorso di alto profilo accademico ideato e curato da Roberto Calabretto, docente di discipline musicologiche all’Università di Udine, per l’aspetto scientifico-musicale, e da Maurizio Baglini, consulente musicale del Teatro del Teatro Verdi, per la costruzione delle produzioni musicali. Da mercoledì 10 novembre spazio al Convegno di studi “Per Mario Bortolotto” – che vuole contestualizzare la riflessione musicologica di Bortolotto associando aspetti di studio accademico alla necessità culturale di svelare la genialità e la profondità del suo pensiero musicale. Le giornate ospiteranno anche sei prestigiosi concerti preceduti da altrettante prolusioni musicali.
Si attendono a Pordenone presenze come quelle di come Michele dall’Ongaro (Accademia di Santa Cecilia), Giorgio Pestelli (Università di Torino), Daniela Goldin Folena (Università di Padova), Jacopo Pellegrini (Università Roma Tre), Luca Cossettini (Università di Udine), Anna Ottani Cavina (Università di Bologna), Francesco Zambon (Università di Trento), Bruno Ruffolo, caporedattore cultura e spettacoli del GR RAI.
Per il programma dei concerti, con sei esecuzioni complementari l’una all’altra, il Teatro pordenonese ospiterà artisti che hanno scelto di costruire programmi specifici e attinenti alle tematiche che Bortolotto ha sviscerato in maniera definitiva nel corso del Novecento. Sul palco musicisti ed ensemble del calibro del Quartetto d’archi della Scala, dei pianisti Emanuele Arciuli, Emanuele Torquati, Mariangela Vacatello, Pietro De Maria, Alfonso Alberti, del soprano Maria Radoeva. I concerti saranno preceduti da riflessioni che mettono in luce la genialità del pensiero musicale di Bortolotto, grazie ad un repertorio selezionato partendo proprio dai suoi testi e affidato a undici grandi interpreti e studiosi dell’opera del Professore.
Ingresso gratuito. Tutte le info e il programma su www.teatroverdipordenone.it