Un concerto per ricordare Ettore Napoli

Martedì 2 maggio ore 21.00

Conservatorio G. Verdi di Milano – Sala Puccini

Ingresso libero

PROGRAMMA

Ruzza Demetz Tognella Torselli:

Puccini Crisantemi

Ciammarughi Zhiltsova :
Puccini “Chi il bel sogno di Doretta” da “La rondine”
Mahler Finale Sinfonia n. 4

Ciammarughi:

Schubert Andantino dalla Sonata D 959 op. post.

 Bortoluzzi Demetz:

Mozart Sonata per violino e pianoforte K 304

Baccalini Ruzza Tognella Torselli:

Mahler Quartettsatz

NOTE DI SALA

“Caro Ettore, sicuramente questo concerto ti piacerà, perché propone alcune musiche di autori che ti sono sempre stati cari, ma soprattutto perché a eseguirlo ci saranno alcuni dei moltissimi allievi che in tanti anni di insegnamento hanno frequentato i tuoi corsi e che, come vedi, ti conoscono bene e non ti hanno dimenticato. Permettimi di presentartelo sommariamente. Non mi sorprende di non trovarci nulla di francese: il tuo cuore stava soprattutto con la musica italiana e dei paesi di lingua tedesca. Ti spiacerà forse di non trovare nulla del “Peppino” nazionale o di Wagner e forse di Bartók o dell’amatissimo Berg, che avresti voluto celebrare pubblicando il libro di Carner, da te tradotto molti anni fa, ma devi capire che se dovessimo ascoltare tutte le musiche dei compositori che ti piacevano, dovremmo dare vita a un’intera stagione di concerti. Ma questo programma sarà certamente nelle tue corde: il primo autore è infatti quello che tra noi chiamavamo confidenzialmente Giacomo, perché ne amavamo la musica e sentivamo per l’uomo quell’affetto sincero che finisce per sconfinare nella familiarità. Crisantemi ti riporterà con la mente alla Manon Lescaut, un’opera che amavi e che abbiamo ascoltato anche quando ti abbiamo salutato per l’ultima volta; poi il Lied della Quarta Sinfonia e il Quartettsatz di Mahler, l’autore prediletto al quale hai dedicato la tua ultima fatica, che ti ha reso al tempo stesso fiero e felice. Poi Mozart che, adorandolo, ci divertivamo a definire per scherzo un “minore”, e che conoscevi bene, soprattutto per averne tradotto la monumentale monografia di Abert. Infine Brahms: che cosa si potrebbe volere di più? Anch’io lo ascolterò volentieri e guardando i tuoi ex allievi suonare, oggi tutti professionisti affermati, ricorderò quanto mi scrivesti un giorno: “Ti piace quello che fai perché dentro di te sei consapevole di fare qualche cosa di utile per i tuoi studenti. Anche a me piaceva e lo comunicavo agli studenti che mi contraccambiavano seguendo con interesse le mie lezioni e facendo la fila per iscriversi ai miei corsi. Lo so, sono presuntuoso, ma era così. E sono sicuro che anche con te sia così: la competenza a volte paga”. Parole sincere di chi ha servito con umiltà una professione meravigliosa e ha generosamente donato. La competenza paga e chi semina raccoglie. Buon ascolto Ettore.  “

Antonio Polignano

Data di pubblicazione: 26 Aprile 2023

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