33° Concorso internazionale europeo di violino “Città di Vittorio Veneto” – Premio internazionale Prosecco Doc
Vittorio Veneto (TV), Teatro Lorenzo Da Ponte, 22-27 agosto 2023
Con la prova finale dei tre finalisti si è conclusa, domenica 27 agosto, la 33ª edizione del concorso internazionale biennale di violino “Città di Vittorio Veneto” (fondato dal compianto violinista Mario Benvenuti). Si è trattato di un evento che ha richiamato in città ben 57 concorrenti, tutti molto giovani, agguerriti e seriamente preparati, come ha più volte evidenziato la stessa commissione giudicatrice, formata da Ernesto Schiavi (presidente), Francesco De Angelis (direttore artistico e giurato), il serbo Stefan Milenkovich (giurato), la francese Virginie Robilliard (giurata), il tedesco Matthias Wollong (giurato). Dopo le prove eliminatorie, sono stati ammessi alle semifinali (avvenute il 25 agosto) otto concorrenti (accompagnati dai pianisti ufficiali Monica Cattarossi e Leonardo Bartelloni), cinque italiani (Sofia De Martis, Ulisse Mazzon, Josephine Miles Olwen, Francesco Papa, Elisa Scudeller) e tre stranieri (la francese Céleste Klingelschmitt, la francese Magdalena Sypniewski, la lettone Eva Ter-Sarkisova), dotati di una preparazione tecnica e di sensibilità espressiva tali da rendere particolarmente difficile la selezione dei finalisti, come ha dichiarato il presidente della giuria Ernesto Schiavi. Sono stati ammessi alla finale, svoltasi domenica 27 agosto, presso il locale Teatro Lorenzo Da Ponte, tre soli concorrenti, tutti di eccezionale livello: Francesco Papa (di 17 anni), che ha presentato il Concerto in Mi minore Op. 64 di Mendelssohn, Eva Ter-Sarkisova (di 19 anni), impegnata nel Concerto in Re maggiore Op. 35 di Čaikovskji, Magdalena Sypnievski (di 27 anni), anch’essa esibitasi con il Concerto in Mi minore di Mendelssohn. Per l’occasione i tre solisti sono stati accompagnati dall’orchestra formata dagli “Archi della Scala” di Milano e dagli strumentisti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretti da David Coleman (qui il sito del Maestro: https://coleman.fm/). Tutti i tre finalisti hanno dato prova di un talento e di un bagaglio tecnico non comuni, tuttavia tra tutti è emersa la statura artistica della giovanissima Eva Ter-Sarkisova, che ha affrontato l’arduo Concerto di Čaikovskij non solo con autorevole sicurezza, ma anche con un calore, una bellezza di suono e una gamma di sfumature straordinari e degni di un’artista già matura. Non meno interessante la prova di Magdalena Sypnievski per dominio della scrittura, valenza timbrica e sensibilità. Non del tutto convincente si è rivelato Francesco Papa, nonostante le prove superlative alle semifinali (che gli avevano permesso di ottenere due borse di studio speciali), a causa soprattutto di un volume di suono non del tutto adeguato e di una condotta complessiva non pienamente in linea con l’orchestra. L’esito complessivo non appariva comunque scontato, dato che la giuria è rimasta riunita per circa un’ora e mezza prima di proclamare il seguente risultato finale: terzo premio, assegnato all’unanimità, a Francesco Papa; secondo premio, assegnato a maggioranza, a Magdalena Sypnievski (la quale ha ottenuto anche un premio speciale per la migliore interpretazione mozartiana); primo premio, pure a maggioranza, ad Eva Ter-Sarkisova, violinista molto giovane, ma già capace di coinvolgere appieno il pubblico accorso numerosissimo a teatro grazie ad una prova a nostro avviso superlativa, tale da far intravvedere in lei una futura protagonista del panorama concertistico internazionale.
Il concorso era stato preceduto da un concerto inaugurale, avvenuto l’8 agosto, che ha visto come autorevoli protagonisti il violinista Francesco De Angelis, il violoncellista Amedeo Cicchese e il pianista Roberto Paruzzo, impegnati nel Trio in Re maggiore Op. 70 n. 1 di Beethoven e nel Trio in La minore Op. 50 di Čaikovskij.
Infine tutti i concorrenti sono stati impegnati in svariate esibizioni nei più suggestivi luoghi storici della città e in alcune istituzioni destinate a persone in difficoltà e ad anziani: una prova ulteriore di serio impegno e umana sensibilità.
Claudio Bolzan